Astragalo, potenziale terapia contro la sepsi

La sepsi è dovuta alla risposta anormale dell'organismo a patogeni invasivi che mette a rischio la vita e l’astragalo ha spiccate proprietà capaci di sostenere tale patologia

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La sepsi è una sindrome caratterizzata da una risposta anormale dell’organismo a patogeni invasivi, comporta alterazioni della funzione immunitaria e porta a molteplici disfunzioni mettendo a rischio persino la vita. Sulla base dei dati ottenuti dai paesi sviluppati, la sepsi colpisce 48,9 milioni di pazienti in tutto il mondo ogni anno e si ritiene che circa il 20% dei decessi sia correlato alla sepsi, compromettendo gravemente la qualità della vita e la sicurezza dei pazienti. In Cina, i pazienti con sepsi rappresentano 1/5 del numero dei ricoverati nelle unità di terapia intensiva, con un tasso di mortalità a 90 giorni del 35,5%. Nonostante i numerosi studi sulla patogenesi condotti negli ultimi anni, che hanno contribuito notevolmente alla terapia di supporto, la sepsi rimane la principale causa di morte nei pazienti critici, essendo il danno renale acuto la conseguenza più comune nella sepsi. A tal proposito, l’astragaloside IV e l’astragalo posseggono spiccate proprietà capaci di sostenere tale patologia.

La patogenesi della sepsi: risposta sregolata all’infezione

La patogenesi della sepsi consiste in una risposta sregolata all’infezione in termini non solo di aumento dell’infiammazione ma anche di immunosoppressione. Questa risposta anormale all’infezione porta alla disfunzione cellulare e, infine, alla disfunzione d’organo, principalmente reni, polmoni e intestino. L’apoptosi è uno dei meccanismi più importanti dell’immunosoppressione indotta dalla sepsi. Risposte infiammatorie eccessive e attivazione di NF- kappaB causano una massiccia morte di macrofagi, sicché i rimanenti macrofagi sopravvissuti non sono sufficienti ad eliminare le infezioni batteriche. Nella sepsi, i macrofagi sono iperattivati e rilasciano un gran numero di citochine pro-infiammatorie, tra cui IL-1beta, IL-6, TNF-alfa, ecc., le quali conducono al danno organico e alla morte. Studi precedenti hanno scoperto che l’eccessiva infiammazione può contribuire alla soppressione immunitaria nella sepsi inducendo l’apoptosi delle cellule immunitarie. Infatti, è stato dimostrato che l’inibizione dell’infiammazione dei macrofagi e la riduzione della sua apoptosi riducono il danno nella sepsi sostenendo la sopravvivenza. L’ NF- kappaB è il regolatore principale della risposta immunitaria. Una volta attivato, le secrezioni di un gran numero di citochine infiammatorie aggraveranno il danno secondario e indurranno l’apoptosi cellulare nella sepsi. In molti modelli di malattia è stato anche dimostrato che l’inibizione dell’attivazione di NF- kappaB riduce efficacemente l’apoptosi cellulare. Pertanto, NF-kappaB è considerato un importante bersaglio terapeutico per la sepsi e le malattie infiammatorie.

L’astragaloside IV è il principale componente attivo

L’astragaloside IV è il principale componente attivo dell’Astragalus membranaceus Bung, spesso utilizzato nella medicina cinese come indicatore qualitativo dell’astragalo. Negli ultimi anni sono stati pubblicati vari studi e rapporti sugli effetti farmacologici in vitro e in vivo tra cui stress ossidativo, infiammazione, apoptosi e fibrosi. Numerosi studi in vivo e in vitro hanno dimostrato che ha una elevata di attività biologica e può proteggere le cellule inibendo la produzione di proteine legate alla transizione epiteliale-mesenchimale, attenuando il danno da stress ossidativo, inibendo il rilascio di fattori infiammatori e altri meccanismi. Ha dimostrato in studi precedenti di proteggere il sistema nervoso e inibire la progressione della malattia tumorale inibendo lo stress del reticolo endoplasmatico e di migliorare efficacemente la lesione delle cellule epiteliali tubulari renali indotta dallo stress del reticolo endoplasmatico, l’autofagia dei podociti e la risposta infiammatoria delle cellule endoteliali, nonché il danno da nefropatia diabetica.
In un recentissimo studio i risultati dimostrano per la prima volta che Astragalus membranaceus e astragaloside IV proteggono dal danno renale acuto indotto dalla sepsi nelle cellule epiteliali tubulari renali alleviando lo stress ossidativo e la disfunzione mitocondriale. Questo studio fornisce la prova che Astragalus membranaceus e astragaloside IV potrebbero diventare una proposta terapeutica importante nel trattamento danno renale acuto indotto da sepsi.

Fonte:

Curr Pharm Des. 2022;28(34):2825-2834.

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