MALATTIE RARE: SINDROME DI REITER

La sindrome di Reiter è poco comune (1 caso ogni 2.500 persone) e colpisce maggiormente uomini di età compresa tra 15 e 40 anni.

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La sindrome di Reiter è una patologia ad eziologia infettiva legata all’insorgenza di processi infiammatori che colpiscono diversi organi. La causa primaria dell’infiammazione è l’infezione scatenata da batteri a trasmissione sessuale ed oro fecale, solitamente Chlamydia trachomatis, Salmonella spp, Shigella spp, Yersinia spp e Campylobacter spp. Nella sindrome di Reiter, circa 2-3 settimane dopo l’infezione batterica, si verifica un improvviso malfunzionamento del sistema immunitario che può colpire le articolazioni, l’uretra e gli occhi (la cosiddetta triade). La sindrome di Reiter in gran parte dei casi si limita ad interessare le sole articolazioni, nel qual caso viene chiamata artrite reattiva.

La sindrome di Reiter è poco comune (1 caso ogni 2.500 persone) e colpisce maggiormente uomini di età compresa tra 15 e 40 anni. In alcuni soggetti (specialmente donne) l’uretrite e la congiuntivite possono essere asintomatiche, renderlo difficoltosa l’individuazione della triade e ritardando di conseguenza la diagnosi della sindrome.

SINTOMATOLOGIA

I sintomi sono molto variabili ma comprendono:

  • dolore,

  • tumefazione

  • infiammazione delle grandi articolazioni,

  • congiuntivite con eritema e bruciore,

  • eruzioni cutanee,

  • diarrea,

  • febbricola.

Le cause della sindrome di Reiter non sono ancora note, ma perché il processo infiammatorio abbia inizio si devono necessariamente verificare un’infezione da parte di alcuni batteri intestinali, urinari o genitali e subito dopo il malfunzionamento del sistema immunitario, come accade nelle patologie autoimmuni in cui le cellule immunitarie attaccano organi e tessuti dell’organismo stesso. Quindi l’infezione batterica è l’evento scatenante, ma il principale colpevole dello sviluppo della sindrome è l’anomalia del sistema immunitario.

Sono state indagate anche possibili predisposizioni genetiche, come l’essere portatori del gene HLA B27(dal 60 al 90% dei casi di sindrome di Reiter), ma i meccanismi che portano a tale predisposizione non sono chiari.

TRATTAMENTO

Ad oggi è possibile curare le infezioni che causano la sindrome, ma la sindrome stessa non ha alcuna terapia specifica: i sintomi infiammatori e l’anomala risposta del sistema immunitario possono essere trattati con antinfiammatori, corticosteroidi ed antireumatici, che però presentano il problema di effetti collaterali notevoli. Nella maggior parte dei casi la sindrome di Reiter causa una artrite reattiva che viene classificata nello spettro delle spondiloartriti, ovvero quelle patologie che causano infiammazione delle articolazioni e dei tendini che collegano le articolazioni alle ossa ed ai muscoli, spesso come risultato di una infezione.

L’assenza di una specifica cura per l’infiammazione causata dalla sindrome di Reiter ha portato la comunità medica ad interrogarsi sul possibile effetto benefico di alcuni integratori immunomodulanti nel ridurre l’infiammazione e l’iperattività del sistema immunitario.

Tra questi merita di essere menzionato l’AHCC, un integratore coadiuvante del sistema immunitario di supporto contro:

  • infiammazioni,

  • stanchezza,

  • effetti collaterali dei chemioterapici ed altre patologie croniche.

AHCC ha dimostrato di poter controllare l’attività infiammatoria scatenata dalle cellule appartenenti al sistema immunitario: esercita un effetto protettivo nel modello animale del diabete di tipo 1 e, in ratti affetti da malattia cronica intestinale, AHCC ha attenuato l’infiammazione del colon e l’espressione delle citochine e chemochine proinfiammatorie in modo simile al farmaco solitamente utilizzato per tale malattia, migliorando allo stesso tempo la disponibilità di composti antiossidanti come il glutatione.

Anche se non rappresenta ancora una terapia definitiva ed a sé stante per mancanza di studi definitivi sui suoi effetti, utilizzato sotto controllo medico ed in combinazione con le attuali terapie AHCC contribuisce a modulare positivamente il sistema immunitario.

(fonte ahcc.it)

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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