Dolore neuropatico, effetti di alchilammidi e polifenoli di Echinacea purpurea

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La neuropatia indotta da chemioterapia rappresenta la principale tossicità dose-limitante di molti farmaci antitumorali, come l’oxaliplatino, che causa dolore cronico e peggioramento della qualità della vita del paziente oncologico. La ricerca targata CERFIT sulla pianta medicinale Echinacea purpurea ha voluto indagare l’efficacia di differenti estratti di E. purpurea (e di alcuni rispettivi singoli componenti alchilammidici o polifenolici) in un modello in vivo di dolore neuropatico indotto da oxaliplatino. In particolare, sono stati caratterizzati e testati su topi maschi adulti già trattati con oxaliplatino un estratto esanico di E. purpurea (EP4-RE; ricco in alcamidi) ed un estratto butanolico (EP4-RBU; ricco in polifenoli) della stessa pianta. L’ipersensibilità termica è stata valutata mediante il test della “piastra fredda” (Cold Plate test).

I risultati dello studio
EP4-RE ha mostrato un profilo anti-iperalgesico dose-dipendente. L’estratto totale si è rivelato più efficace rispetto al suo costituente principale, (alcamide 8 = acido dodeca-2 E,4 E,8Z,10 E/Z-tetraenoico isobutilamide), suggerendo una sinergia con altri componenti dell’estratto. La somministrazione contemporanea di un antagonista selettivo del recettore cannabinoide di tipo 2 (CB2) ha bloccato completamente l’effetto anti-allodinico di EP4-RE; l’utilizzo di un antagonista dei recettori dei cannabinoidi di tipo 1 (CB1) non ha prodotto lo stesso risultato.
Anche l’estratto ricco in polifenoli si è dimostrato in grado di contrastare il dolore neuropatico. In questo caso, l’effetto è stato esercitato principalmente dall’acido cicorico, che, somministrato da solo, ha indotto regressione completa dell’allodinia indotta da oxaliplatino. La somministrazione di tre diversi polifenoli contenuti nell’estratto non ha evidenziato effetti di tipo sinergico.

In conclusione, il presente studio ha dimostrato per la prima volta l’efficacia in vivo di due estratti di E. purpurea (ricchi in alchilammidi e polifenoli, rispettivamente) nel trattamento del dolore neuropatico indotto da oxaliplatino. L’estratto alchilammidico ha ripristinato l’ipersensibilità indotta da oxaliplatino in modo dose-dipendente e l’efficacia dell’estratto è risultata maggiore di quella dell’alchilammide principale presente nell’estratto. Quest’ultimo dato sottolinea nuovamente l’importanza del fitocomplesso, mettendo in luce il lavoro sinergico dei diversi costituenti dell’estratto, che potenzia l’attività biologica dei singoli principi attivi. Infine, l’efficacia dell’estratto ricco in alchilammidi è attribuibile al legame selettivo con i recettori CB2. Anche l’estratto ricco in polifenoli ha mostrato proprietà anti-neuropatiche, con un effetto principale esercitato dall’acido cicorico, probabilmente grazie all’attività di scavenging dei radicali liberi e alla protezione contro lo stress ossidativo. Questi risultati indicano, quindi, un possibile utilizzo terapeutico nel trattamento del dolore neuropatico degli estratti di Echinacea, in grado di agire attraverso l’attivazione selettiva dei recettori CB2 da parte delle alcamidi e di sfruttare le proprietà protettive dei polifenoli, anche se ulteriori indagini sono necessarie per ricostruire tutti i meccanismi in gioco.

Micheli L, Maggini V, Ciampi C, Gallo ER, Bogani P. Fani R, Pistelli L, Ghelardini C, Di Cesare Mannelli L, De Leo M, Firenzuoli F. Echinacea purpurea against neuropathic pain: alkamides vs polyphenols efficacy. Phytotherapy Res. 2022;doi:10.1002/ptr.7709.

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