Radice di cicoria, i benefici dell’inulina

La cicoria è una pianta presente da secoli nella cultura mediterranea e ancora oggi viene raccolta per fini alimentari la radice è apprezzata per le notevoli quantità di inulina

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La cicoria è una pianta presente da secoli nella cultura mediterranea e ancora oggi è una delle principali piante raccolte spontanee per fini alimentari. Mentre la parte aerea viene bollita ed utilizzata come alimento, la radice possiede delle spiccate proprietà medicinali. Secondo Dioscoride, cotta nel vino bianco “fortifica il fegato”. Oggi la radice è apprezzata per le notevoli quantità di inulina, anche se contiene altre sostanze, molte delle quali ancora non sono state approfondite adeguatamente.

Le proprietà dell’inulina su profilo lipidico e benessere intestinale

L’inulina è un oligosaccaride non disponibile che promuove lo sviluppo della flora batterica in modo da migliorarne le caratteristiche. Inoltre, sembra ridurre il colesterolo e i trigliceridi, ma dagli studi non sembra esserci un parere definitivo. Si ritiene che i fruttani di tipo inulina stimolano la crescita di microrganismi intestinali benefici come il Bifidobacterium, sostenendone le funzioni. I fruttani di tipo inulina derivati​​dalla cicoria alla dose di 3-20 g/giorno aumentano significativamente il Bifidobacterium. Effetti bifidogenici significativi sono stati osservati in individui sani e con problemi di salute. In soggetti sani sono stati osservati importanti effetti benefici sui parametri della funzione enterica, influenzando positivamente l’attività intestinale.

Lattone sesquiterpenico con promettenti proprietà antitumorali

In un recentissimo studio, appena pubblicato, è stato osservato che la lattucina, un lattone sesquiterpenico (melocole con promettenti proprietà antitumorali) amaro di cui la radice è molto ricca, ha significative proprietà antiproliferative, di arresto del ciclo cellulare G0/G1 e di induzione dell’apoptosi sull’adenocarcinoma polmonare. L’inibizione della proliferazione cellulare indotta dalla lattucina è stata riportata anche da altri autori in cellule tumorali della leucemia e in cellule di fibroblasti.
Nello sviluppo della terapia antitumorale, la scoperta di sostanze naturali e l’analisi dei meccanismi coinvolti rappresenta la nuova frontiera. Fino ad oggi a questa sostanza sono state evidenziate per lo più proprietà ipnotiche e sedative. I risultati dello studio sono sorprendenti in quanto riportano per la prima volta le proprietà citotossiche della lattucina, oltre a quelle inibitorie del ciclo cellulare e che inducono l’apoptosi: grazie alla lattucina può essere possibile influenzare contemporaneamente più linee cellulari, sembra quindi utile per curare i tumori metastatizzati pur possedendo specificità molecolare nei confronti di diversi oncogeni e soppressori tumorali. Inoltre, i ricercatori hanno costruito una sonda biotinilata la cui capacità è quella di isolare le proteine​​​​interagenti per poterle identificare.
La lattucina inibisce la proliferazione delle cellule tumorali sottoregolando l’AMPK, esercita il suo effetto abbassando il metabolismo del carbonio necessario per lo sviluppo del tumore metastatico. “Per quanto ne sappiamo”, scrivono i ricercatori, “questo studio è stato il primo tentativo di identificare il meccanismo antitumorale della lattucina nella linea cellulare del cancro del polmone.” Ancora nulla di conclusivo, ma in questo articolo ci sono dati importanti che possono servire da trampolino di lancio per continuare la ricerca su questo argomento, per cui è doveroso portare avanti lo studio per comprendere se è possibile utilizzare la lattucina con efficacia e sicurezza su pazienti malati.

Fonti

Molecules. 2022;27(21):7358. Published 2022 Oct 29. doi:10.3390/molecules27217358

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