Adenopatia sclerosante della prostata, diagnosi differenziale con il carcinoma prostatico

Obiettivo dello studio era valutare le caratteristiche clinicopatologiche, la diagnosi e i fenotipi immunoistochimici che distinguono l'adenopatia sclerosante della prostata da altre condizioni

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Sebbene l’adenopatia sclerosante della prostata sia una malattia benigna molto rara, è necessaria un’efficace diagnosi differenziale. Un recente studio ha riportato le caratteristiche morfologiche clinicopatologiche e immunoistochimiche di 12 casi di adenopatia sclerosante della prostata per migliorare la comprensione della malattia.

Obiettivo dello studio era valutare le caratteristiche clinicopatologiche, la diagnosi e i fenotipi immunoistochimici che distinguono l’adenopatia sclerosante della prostata da altre condizioni.

I dati clinici, i test di laboratorio, la morfologia patologica e i fenotipi immunoistochimici di 12 casi di adenopatia sclerosante prostatica sono stati analizzati retrospettivamente ed è stata rivista la letteratura pertinente.

Tutti i pazienti erano uomini anziani (età media, 71,7 anni; 62-83 anni).

Undici di loro presentavano ematuria, frequenza urinaria, urgenza urinaria, difficoltà nella minzione e valori sierici di antigene prostatico specifico totale entro l’intervallo normale. Un paziente aveva un aumento della pressione sanguigna.

Sono state osservate prostate ingrandite con focolai calcifici da singoli a multipli. Inoltre, in tutti i pazienti sono state osservate alterazioni iperplastiche del tessuto prostatico. Sono stati osservati piccoli noduli follicolari iperplastici senza un involucro evidente, con un modello di crescita che imitava il modello di infiltrazione dell'”adenocarcinoma prostatico”. Le cellule basali esprimevano AR, CKH, P63 e CK5/6 e marcatori mioepiteliali, come calponina, S100 e actina muscolare liscia. Non è stata osservata alcuna recidiva o esacerbazione delle lesioni, ad eccezione di un caso di morte per cancro alla vescica.

Conclusione: l’adenopatia sclerosante prostatica è altamente diagnosticata come adenocarcinoma prostatico o altre lesioni simil-tumorali. Pertanto, dovrebbe attirare l’attenzione e la consapevolezza dei ricercatori clinicopatologici.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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