Morbo di Parkinson , prolattina e testosterone sempre protagonisti

Una recente recensione ha fornito una panoramica dei dati estratti dalla letteratura peer-review esistente riguardante i cambiamenti della salute ormonale e sessuale negli uomini con PD e l'impatto della terapia sostitutiva dopaminergica e/o androgena.

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La malattia di Parkinson (PD) è spesso più riconosciuta per i sintomi motori, ma i sintomi non motori associati come la disfunzione sessuale possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita.

Questa condizione comporta un’interruzione o sovvertimento dell assetto ormonale e ha una predilezione per i pazienti di sesso maschile, tuttavia non esistono linee guida formali per lo screening o la gestione della patologia della salute sessuale in questi pazienti.

Mentre le pubblicazioni precedenti hanno affrontato la presenza di disfunzione sessuale (SD) tra gli uomini con PD, c’è stata una scarsità di lavoro che esamina l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (HPG) e l’interazione tra dopamina, prolattina (PRL) e testosterone.

Una recente recensione ha fornito una panoramica dei dati estratti dalla letteratura peer-review esistente riguardante i cambiamenti della salute ormonale e sessuale negli uomini con PD e l’impatto della terapia sostitutiva dopaminergica e/o androgena.

Inoltre, mentre alcune ricerche suggeriscono che i pazienti con PD sono a più alto rischio di aumento della prolattina e carenza di testosterone, l’eterogeneità dei dati limita l’estrapolazione.

Inoltre, i dati relativi all’ottimizzazione farmacologica dell’asse HPG in questa popolazione di pazienti sono similmente limitati. Sono necessari studi prospettici per caratterizzare meglio la fisiopatologia ormonale del morbo di Parkinson in relazione alla disfunzione sessuale in modo tale che gli uomini a rischio possano essere efficacemente identificati in modo da offrire interventi che possano migliorare la qualità della vita.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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