Assunzione materna di folato e acido folico durante la gravidanza e fecondità maschile del nascituro

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La scarsa fecondità maschile è motivo di preoccupazione ed è stata proposta un’origine prenatale. Il folato, un donatore di metile coinvolto nella metilazione del DNA, è essenziale per il normale sviluppo fetale regolando l’espressione genica durante i diversi periodi dello sviluppo fetale. Pertanto, l’esposizione prenatale a un basso apporto materno di folati potrebbe avere una funzione di programmazione dello sviluppo degli organi riproduttivi.

Scopo di un recente studio era esaminare l’associazione tra assunzione materna di folato dalla dieta e acido folico da integratori durante la gravidanza e marcatori di fecondità nei giovani uomini.

Gli autori hanno condotto uno studio di follow-up utilizzando una coorte madre-figlio danese di 787 giovani nati tra il 1998 e il 2000.

Le differenze percentuali nelle caratteristiche dello sperma, nel volume dei testicoli e nei livelli di ormoni riproduttivi sono state analizzate in base al folato totale calcolato come equivalenti di folato alimentare dalla dieta e dagli integratori a metà gravidanza, utilizzando modelli di regressione binomiale negativa multivariata. Il folato totale è stato analizzato in quintili, continuo per diminuzione della deviazione standard (DS: 318 μg/giorno) e come spline cubiche ristrette.

Il basso apporto materno di folato totale è stato associato a un numero totale di spermatozoi inferiore (-5% (IC 95%: -11%; 2%), una percentuale inferiore di spermatozoi non progressivi e immobili (-5% (IC 95%: – 8%; -3%)) e volume testicolare inferiore (-4% (IC 95%: -6%; -2%)) per riduzione SD dell’assunzione totale di folati. I grafici spline hanno supportato questi risultati.

Il ritrovamento di una proporzione inferiore di spermatozoi non progressivi e immobili, e quindi di una proporzione più elevata di spermatozoi mobili, negli uomini di madri con una minore assunzione di folati totali a metà gravidanza è stato sorprendente e potrebbe essere un risultato casuale.

Conclusione

Una minore assunzione materna di folato totale a metà gravidanza era associata a un numero inferiore di spermatozoi e a un volume testicolare inferiore, tuttavia, anche a una percentuale inferiore di spermatozoi non progressivi e immobili negli uomini adulti. Se questo influenzi effettivamente la possibilità di ottenere una gravidanza merita ulteriori indagini.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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