Alimentazione dei bambini, ecco le raccomandazioni dei medici che le madri ricordano di più

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Un gruppo di ricerca del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ha analizzato in un recente studio i ricordi di un gruppo di madri di bambini piccoli in merito alle raccomandazioni sull’alimentazione ricevute da parte del professionista sanitario che si occupava delle visite mediche dei figli. In particolare, sono stati esaminati i ricordi delle donne su specifici argomenti e i fattori che influenzano tali ricordi.

Dai risultati ottenuti, gli autori si sono resi conto che nelle discussioni tra genitori e medico andrebbe data priorità a determinati temi e che, perché i messaggi siano ben recepiti, alcune sottopopolazioni potrebbero aver bisogno di maggiore attenzione. Lo studio ha coinvolto oltre circa 1.300 partecipanti al National Survey of Family Growth 2017-2019 che avevano riportato informazioni sul proprio figlio di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni. A queste donne è stato chiesto di ricordare la discussione avuta con il professionista sanitario su quando introdurre i cibi solidi nell’alimentazione del bambino e in merito a indicazioni su specifici argomenti sempre riguardanti l’alimentazione. Le domande poste vertevano su: diversi gusti e consistenze degli alimenti offerti, non forzare il bambino a terminare il pasto, varietà di frutta e verdura da proporre, limitare alimenti e bevande con zuccheri aggiunti, limitare il consumo dei pasti avanti alla TV (o altri dispositivi). È emerso che quasi il 37% delle donne ricordava che l’operatore sanitario aveva detto di introdurre i cibi solidi prima dei 6 mesi di vita del bambino, quando invece si raccomanda di aspettare fino a tale periodo e comunque non prima dei 4 mesi. Si è visto che le donne che avevano più probabilità di ricordare di aver discusso di diversi argomenti con il medico erano quelle con un livello più alto di istruzione e con età più elevata. Inoltre, meno della metà delle donne ricordava di aver ricevuto la raccomandazione secondo cui bisognerebbe limitare il consumo dei pasti avanti ai dispositivi elettronici.

Come ha spiegato Andrea McGowan, primo autore dell’articolo pubblicato su Journal of Nutrition Education and Behavior, i medici sostengono di dedicare 18 minuti in media a bambini e genitori durante le visite e che sono molte le questioni affrontate durante questo breve lasso di tempo. Così, strategie innovative adattate alle necessità delle famiglie potrebbero alleviare il carico dei professionisti sanitari e migliorare i ricordi dei genitori.

Journal of Nutrition Education and Behavior 2022. Doi: 10.1016/j.jneb.2022.08.011
https://doi.org/10.1016/j.jneb.2022.08.011

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