Olio essenziale di maggiorana, studiati gli effetti benefici contro la tossicità riproduttiva

L'Origanum majorana appartiene alla famiglia delle Labiatae ed è ampiamente utilizzato nella medicina tradizionale e nell'industria alimentare e cosmetica

- Adv -

L’Origanum majorana appartiene alla famiglia delle Labiatae ed è ampiamente utilizzato nella medicina tradizionale e nell’industria alimentare e cosmetica. Si tratta di una pianta aromatica, ricchissima di oli essenziali, che cresce comunemente nella regione mediterranea e viene ancora oggi considerata dalla medicina popolare un rimedio carminativo, antispasmodico, diaforetico e diuretico; è popolarmente conosciuta come maggiorana ed è utilizzata sotto forma di infuso anche per asma, raffreddore, tosse, crampi, depressione, vertigini, disturbi gastrointestinali, raffreddore da fieno, mal di testa, mal di denti, congestione sinusale, oltre che come diuretico e per favorire le mestruazioni. Alcuni studi hanno documentato attività anticonvulsivanti; sono i flavonoidi, ampiamente presenti, ad esercitare effetti sedativi sul sistema nervoso.Alcune importanti attività dell’olio essenziale includono azioni antibatteriche, antimicotiche e antiossidanti, migliorando inoltre la funzionalità epatica e renale. Altri studi hanno riportato il potenziale utilizzo dell’estratto etanolico come agente antitumorale, mentre l’infuso sembra avere proprietà immunostimolanti, anti-genotossiche e antimutagene.

Studi sugli effetti contrastanti la tossicità riproduttiva

L’olio essenziale di maggiorana può essere utilizzato nella gestione di molte malattie grazie ai suoi forti effetti antiossidanti. L’olio idrodistillato da O. Majorana è stato studiato in un recentissimo studio e sono stati valutati i suoi possibili meccanismi protettivi contro gli effetti di sostanze tossiche sulla riproduzione indotta da imidacloprid un insetticida sistemico che fa capo alla classe dei cloronicotinici neonicotinoidi, in modelli animali. In uno studio su topi maschi adulti divisi in 4 gruppi (gruppo (1) gruppo di controllo, gruppo (2) ratti trattati con olio essenziale, gruppo (3) ratti trattati con imidacloprid e gruppo (4) ratti trattati con imidacloprid e con olio essenziale) i trattamenti sono stati applicati quotidianamente tramite sonda gastrica per 60 giorni. Notevoli anomalie nei comportamenti aggressivi sia territoriali che sessuali sono state osservate nei ratti trattati con imidacloprid con un aumento significativo dell’FSH e dell’LH sierici, nonché uno stato redox testicolare alterato. Insieme all’inibizione dell’espressione testicolare dei geni StAR e dell’aromatasi e del testosterone totale sierico si sono verificati anche anomalie della conta spermatica, della vitalità, della motilità e della morfologia degli spermatozoi.In effetti, l’esame istopatologico ha poi mostrato grave degenerazione e necrosi sia nelle cellule germinali che nelle cellule di Leydig con atrofia nella maggior parte dei tubuli seminiferi. La co-somministrazione con l’olio essenziale ha notevolmente migliorato tutti i parametri sopra menzionati e ripristinato la spermatogenesi e il comportamento sessuale dei ratti, modulando favorevolmente sia i livelli del testosterone che degli ormoni gonadotropici attraverso il potente effetto antiossidante. Questi risultati supportano l’uso dell’olio essenziale per rinvigorire la fertilità e suggeriscono che potrebbe essere utilizzato per gestire l’infertilità maschile indotta da pesticidi.

Fonte

Saudi Pharm J. 2022;30(9):1315-1326. doi:10.1016/j.jsps.2022.06.016

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui