Attività metaboliche della Cannella

Negli ultimi anni è aumentata l'evidenza scientifica che la cannella possa esercitare degli effetti benefici sul diabete mellito di tipo 2 migliorando gli indici glicemici e lipidici.

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Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia molto diffusa in tutto il mondo e la sua prevalenza è in continua crescita (si stima che la prevalenza globale per gli adulti tra i 20 e i 79 anni aumenterà da 480 milioni nel 2022 a 692 milioni entro il 2035). È una malattia metabolica caratterizzata da un difetto della secrezione insulinica, che progressivamente può peggiorare nel tempo e determinare una condizione di insulino-resistenza.
Per secoli, la medicina tradizionale è stata utilizzata in modo efficiente come alternativa e/o completamento nel trattamento del diabete mellito di tipo 2. Alcuni composti bioattivi isolati dalle piante sono in grado di esercitare un’azione antidiabetica abbassando i livelli di glucosio nel sangue.

La cannella è una tra le diverse piante in grado di esercitare un effetto positivo sulla gestione del diabete mellito di tipo 2 inducendo un effetto ipoglicemizzante. Cinnamomum zeylanicum Nees (Cinnamomum verum J. Presl) nota anche come Cannella di Ceylon o Cannella vera è un membro della famiglia delle Lauraceae, originaria dell’Asia meridionale e sudorientale, coltivata nello Sri Lanka, nelle isole Seychelles, nell’India sudorientale, in Indonesia, nelle Indie occidentali e in Sud America. La droga è rappresentata dalla corteccia del fusto e dei rami privata delle parti più esterne ed essiccata. Presenta un sapore speziato, bruciante e dolciastro ed un odore caratteristico e aromatico. I principali composti identificati nella cannella sono la cinnamaldeide, i polimeri della procianidina di tipo A, l’acido cinnamico e la cumarina.
È stato dimostrato che la cannella ricca di polifenoli è una potenziale fonte di antiossidanti e antinfiammatori naturali, esercitando proprietà di scavenging dei radicali liberi e regolando i livelli di IL-1 e IL-6, proteina C-reattiva e TNF-alfa , che possono contribuire a proteggere dallo stress ossidativo e ad agire beneficamente sul diabete.
Una recente revisione (Silva ML et al., 2022) fornisce una panoramica degli effetti benefici della cannella nell’esercitare il controllo della disglicemia e dislipidemia nei pazienti diabetici di tipo 2 riassumendo i risultati disponibili e i relativi meccanismi d’azione.
A seguito di un processo di screening degli articoli, in base ai criteri di inclusione ed esclusione, sono stati inclusi un totale di n= 23 articoli completi. Sono state analizzate le caratteristiche dei singoli studi (disegno, partecipanti, interventi e risultati dello studio) e sono stati presi in considerazione parametri biochimici importanti come la glicemia a digiuno e postprandiale, l’emoglobina A1c (HbA1c), i parametri antropometrici (indice di massa corporea, grasso corporeo), trigliceridi, colesterolo totale, LDL e HDL.
La cannella sembra agire sulla regolazione del metabolismo del glucosio mediante effetto insulino-simile e il miglioramento dell’attività enzimatica. Tra i vari meccanismi d’azione vi è l’aumento dell’assorbimento di glucosio nel muscolo e nel tessuto adiposo mediante la traslocazione del GLUT-4, della sintesi di glicogeno nel fegato e la riduzione dell’espressione genica di due regolatori della gluconeogenesi ovvero la fosfoenolpiruvato carbossichinasi e glucosio 6-fosfatasi.
Studi in vitro hanno dimostrato che cannella sembra essere in grado di ridurre la glicemia postprandiale anche attraverso l’inibizione dell’ alfa-amilasi.
Inoltre, agisce beneficamente sul metabolismo lipidico attraverso la riduzione dell’assorbimento di colesterolo e acidi grassi nell’intestino.

Alla luce del suo potenziale effetto anti-iperglicemico e anti-iperlipidico, gli attuali dati scientifici risultano limitati e contrastanti negli esseri umani. Diverse possono essere le ragioni, tra cui l’uso di diverse dosi, estratti e specie di cannella, nonché le diverse forme di somministrazione, come cibo o capsule, la variabilità del tempo di intervento (breve termine o lungo termine) e l’influenza dei farmaci antidiabetici orali utilizzati. In merito a questo effetto e all’opportunità di modulare la disregolazione del glucosio e dei lipidi, sono necessari ulteriori studi clinici randomizzati, controllati per comprendere gli effetti a lungo termine della cannella come supplemento nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e la relazione dose/risposta, fattore importante nella prevenzione e/o nelle strategie terapeutiche delle malattie.

Cinnamon as a Complementary Therapeutic Approach for Dysglycemia and Dyslipidemia Control in Type 2 Diabetes Mellitus and Its Molecular Mechanism of Action: A Review; Silva ML et al. – Nutrients 14(13) (2022) 2773

Fonte Farmacista 33

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