MALATTIE RARE: SINDROME DI BINDER

La malattia colpisce meno di un neonato ogni 10.000, ma è probabilmente sottodiagnosticata.

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La sindrome di Binder è una rara anomalia dello sviluppo, che colpisce soprattutto la porzione anteriore della regione della mascella e del naso.

SINTOMATOLOGIA

Le persone affette presentano appiattimento e iposviluppo (ipoplasia) della parte mediana della faccia, con naso abnormemente corto e sella appiattita, mascella iposviluppata, prognatismo e/o ‘morso inverso’ (o malocclusione di classe III). In alcuni casi è stata osservata ipoplasia delle falangi distali delle dita delle mani. L’eziologia e la patogenesi della sindrome non sono note. La malattia colpisce meno di un neonato ogni 10.000, ma è probabilmente sottodiagnosticata. La maggior parte dei casi è sporadica, ma in alcuni casi di ricorrenza può essere sospettata una trasmissione autosomica recessiva o dominante, a penetranza ridotta, oppure un’origine multifattoriale. Sono state descritte fenocopie della sindrome di Binder in bambini esposti in utero alla fentoina o al deficit di vitamina K, indotto da farmaci (anticoagulanti) o da litiasi biliare. Alcuni autori considerano la sindrome di Binder una condizione allelica alla condrodisplasia puntata. Altri suggeriscono che la displasia maxillo-nasale tipo Binder non rappresenti un’entità nosologica distinta o una sindrome, ma piuttosto un’anomalia aspecifica della regione maxillo-nasale.

TRATTAMENTO

È possibile eseguire la diagnosi prenatale, con ecografie bidimensionali e tridimensionali (visualizzazione del profilo piatto; ipoplasia ossea), a partire dalla XX settimana di amenorrea. In considerazione della notevole variabilità delle alterazioni anatomiche presenti nella sindrome di Binder, la correzione chirurgica (ortodonzia, chirurgia plastica) deve essere adattata a ogni singolo caso.

(fonte www.orpha.net)


Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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