Aggiungere il sale al cibo aumenta il rischio di morte prematura. Ecco le prove più recenti

«Il nostro studio fornisce nuove prove a sostegno delle raccomandazioni per modificare i comportamenti alimentari. È probabile che anche una modesta riduzione dell'assunzione di sodio porti a sostanziali benefici per la salute»

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Secondo uno studio pubblicato sull’European Heart Journal, le persone che aggiungono sale al cibo a tavola corrono un rischio maggiore di morire prematuramente per qualsiasi causa. «Il nostro studio fornisce nuove prove a sostegno delle raccomandazioni per modificare i comportamenti alimentari. È probabile che anche una modesta riduzione dell’assunzione di sodio porti a sostanziali benefici per la salute» spiega Lu Qi, della Tulane University School of Public Health and Tropical Medicine di New Orleans (USA), che ha guidato il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno analizzato i dati di 501.379 persone che partecipavano alla UK Biobank, le quali hanno compilato un questionario al momento del loro ingresso nello studio nel quale era presenta una domanda relativa all’aggiunta di sale ai cibi. Per questa domanda erano possibili diverse risposte: mai/raramente, qualche volta, solitamente, sempre, oppure “preferisco non rispondere”. Coloro che hanno scelto l’ultima di queste opzioni (non rispondere) sono stati esclusi dall’analisi. Gli autori hanno seguito i partecipanti per una media di nove anni, adattando le analisi per fattori confondenti come età, sesso, razza, indice di massa corporea (IMC), fumo, assunzione di alcol, attività fisica, dieta e patologie come diabete, cancro e malattie del cuore e dei vasi sanguigni. Oltre a scoprire che aggiungere sempre sale agli alimenti era legato a un rischio più elevato di morte prematura (prima dei 75 anni di età) per tutte le cause e a una riduzione dell’aspettativa di vita, i ricercatori hanno osservato che questi rischi tendevano a ridursi leggermente nelle persone che consumavano quantità più elevate di frutta e verdura, anche se non in maniera significativa. Rispetto ai partecipanti che non aggiungevano mai sale al cibo o lo facevano raramente, quelli che lo avevano sempre aggiunto avevano un rischio maggiore del 28% di morire prematuramente.

I ricercatori affermano che i loro risultati potranno avere diverse implicazioni per la salute pubblica, anche se saranno necessari ulteriori studi per convalidare i risultati prima di formulare raccomandazioni. In un editoriale di accompagnamento, Annika Rosengren, della University of Gothenburg, in Svezia, ricorda tuttavia che l’effetto di una drastica riduzione dell’assunzione di sale rimane controverso. «Date varie indicazioni sul fatto che un apporto molto basso di sodio potrebbe non essere benefico, o addirittura dannoso, è importante distinguere tra raccomandazioni su base individuale e azioni a livello di popolazione» conclude l’editorialista.

European Heart Journal 2022. Doi: 10.1093/eurheartj/ehac208
http://doi.org/10.1093/eurheartj/ehac208

European Heart Journal 2022. Doi: 10.1093/eurheartj/ehac336
https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehac336

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