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Da qualche anno la sinergia tra il calice dei fiori di ibisco (Hibiscus sabdariffa L.) e le foglie di olivo (Olea europa L.) è sotto la lente di ingrandimento, sembra infatti essere valida a proteggere il cervello dallo stress ossidativo, ad attivare l’apoptosi in una linea cellulare di neuroblastoma umano, a prevenire patologie cardiovascolari, intestinali e nel trattamento dell’ipertensione. A tal proposito, si trovano in commercio numerosi integratori, contenenti l’estratto queste due piante, indicati nel mantenimento della pressione arteriosa insieme ad altri estratti, principalmente di biancospino.
Fitocomplessi nel trattamento di patologie specifiche
Un gruppo di ricerca tutto italiano ha recentemente pubblicato uno studio interessante sulla sorprendente attività di queste due piante. Il talento di questi ricercatori risiede tuttavia nell’aver adottato una strategia geniale al fine di dimostrare e giustificare l’uso dei fitocomplessi per il trattamento di patologie specifiche, a discapito dei singoli principi attivi, per un semplice motivo: un fitocomplesso, contendo migliaia di sostanze, potrebbe agire su più target e non essere selettivo soltanto a uno di essi; ampliando la caratterizzazione della loro attività sono riusciti a dimostrare che l’interazione con network biologici che sono fuori il contesto della patologia in studio può rivelarsi di grande interesse. Oltre al resto, procurano informazioni utili anche per trovare nuovi obiettivi e, di conseguenza, nuovi farmaci. Ulteriormente, esiste un metodo consolidato di preparare miscele di erbe composte da piante diverse che possiede un doppio scopo: ampliare lo spettro d’azione e ridurre eventuali effetti collaterali, in sintonia peraltro con l’uso delle piante medicinali in alcune medicine tradizionali.
Effetto sinergico in integratori alimentari
I risultati del suddetto studio hanno mostrato per la prima volta che queste due piante possono controllare la contrattilità dell’ileo e del colon senza bloccare la progressione del bolo alimentare, sono capaci di inibire selettivamente iNOS, possiedono inoltre una forte attività pro-apoptotica nei confronti delle cellule Caco-2 (linea cellulare di cellule di adenocarcinoma colorettale umano). L’attività delle due piante è dovuta a tutti i suoi componenti formanti i fitocomplessi, non solo ai composti attivi come l’oleuropeina. I componenti dell’estratto di ibisco, infatti, potrebbero svolgere un ruolo negli effetti pro-apoptotici della miscela. Sarebbe quindi interessante determinare come e quali componenti dell’ibisco promuovono effetti sinergici con quelli dell’estratto di foglie di olivo.
In alcune malattie, come quelle legate ai disturbi della motilità intestinale, un adeguato approccio nutrizionale può essere accompagnato dall’assunzione di integratori alimentari a base di ibisco e olivo che potrebbero aiutare non solo a migliorare i sintomi legati a malattie intestinali di origine infiammatoria, ma anche a prevenire alcune condizioni legate al cancro.