Ipertensione, Tre grammi al giorno di acidi grassi omega-3 possono migliorare la gestione

tagmedicina,omega-3
- Adv -

Circa tre grammi al giorno di acidi grassi omega-3, consumati come integratori o negli alimenti, rappresentano la dose quotidiana ottimale per aiutare ad abbassare la pressione sanguigna, secondo una ricerca pubblicata sul Journal of American Heart Association. «Anche se alcuni studi suggeriscono che il consumo di acidi grassi omega-3 possa abbassare la pressione sanguigna, il dosaggio ottimale per avere questo risultato non è stato chiarito» afferma Xinzhi Li, della Macau University of Science and Technology, in Cina, primo nome del lavoro. I ricercatori hanno analizzato i risultati di 71 studi clinici pubblicati dal 1987 al 2020 che esaminavano la relazione tra la pressione sanguigna e acidi grassi omega-3 DHA ed EPA (singoli o combinati) in persone di età pari o superiore a 18 anni, con o senza ipertensione o disturbi del colesterolo, per un totale di quasi 5.000 individui. I partecipanti hanno assunto fonti di acidi grassi dietetiche e/o integratori prescritti dal medico per una media di 10 settimane. Dalle analisi è emerso che, rispetto agli adulti che non consumavano EPA e DHA, quelli che consumavano tra due e tre grammi al giorno di acidi grassi omega-3 combinati DHA ed EPA (da integratori, alimenti o entrambi), avevano una riduzione della pressione sanguigna sistolica e diastolica di una media di 2 mmHg. Con tre grammi al giorno di omega-3, la pressione sanguigna sistolica (SBP) è diminuita in media di 4,5 mmHg nelle persone con ipertensione e di circa 2 mmHg in quelle senza. Con cinque grammi al giorno di omega-3, la SBP è diminuita in media di quasi 4 mmHg per gli individui con ipertensione e meno di 1 mmHg per quelli senza. Tendenze simili sono state osservate nelle persone con livelli elevati di lipidi nel sangue e tra quelle di età superiore ai 45 anni. «Il nostro studio supporta l’idea della Food and Drug Administration (FDA) secondo cui gli acidi grassi omega-3 EPA e DHA possono ridurre il rischio di malattia coronarica abbassando la pressione alta, specialmente tra le persone che hanno una diagnosi di ipertensione» sottolineano gli autori. «Tuttavia, anche se il nostro studio aggiunge prove credibili, la soglia necessaria in conformità con le normative della FDA per proporre un’indicazione autorizzata per gli acidi grassi omega-3 nel trattamento dell’ipertensione non è ancora stata raggiunta» concludono gli esperti.

JAHA 2022. Doi: 10.1161/JAHA.121.025071
http://doi.org/10.1161/JAHA.121.025071

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui