CANCRO AL COLON RETTO SANATO -SENZA INTERVENTO CHIRURGICO – IN PAZIENTI TRATTATI CON L’ANTICORPO MONOCLONALE DOSTARLIMAB.

Un giovane uomo e la sua famiglia si sono seduti in un silenzio allibito quando ho detto loro che il suo cancro era scomparso. Poi ci hanno ringraziato più e più volte

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Un progetto di ricerca che ha coinvolto 12 pazienti affetti da cancro del colon retto, ha dimostrato su costoro risultati sorprendenti, attraverso la somministrazione di un anticorpo monoclonale, approvato nel 2021 dalla Commissione Europea, la prima terapia anti-PD-1 per il cancro endometriale ricorrente o avanzato.
È evidente come sia doveroso usare prudenza, viste le dimensioni contenute del progetto di ricerca che, tuttavia ha mostrato risultati così promettenti, da ipotizzare di essere di fronte ad una corposa novità nel trattamento di uno dei principali ‘big killer’, tra le patologie oncologiche.
È da notare come l’anticorpo monoclonale utilizzato nello studio, chiamato Dostarlimab – nome commerciale Jemperli – è stato testato su uno specifico sottogruppo di 12 pazienti, affetti da adenocarcinoma colorettale, quello con mutazioni che determinano deficit di riparazione del disadattamento (MMRd). I malati colpiti da questa forma di cancro rispondono meno alla chemioterapia e radioterapia e necessitano di norma, un invasivo intervento chirurgico per la resezione della massa.
D’altra parte le mutazioni suddette, agevolano anche l’azione del sistema immunitario, che viene spinto ad attaccare le cellule malate; così, grazie al supporto del farmaco immunoterapico – progettato per bloccare il recettore della morte programmata-1 (PD-1) – l’attacco delle cellule immunitarie viene potenziato e permette di eliminare la massa tumorale, fino alla remissione dalla malattia.
L’osservazione clinica sui 12 pazienti è stata portata a termine da un team di ricerca americano, guidato da scienziati della Divisione di Oncologia dei tumori solidi del ‘Memorial Sloan Kettering Cancer Center’ di New York, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dei dipartimenti di Chirurgia, Radiologia oncologica, Epidemiologia e Biostatistica, Radiologia e della Scuola di Medicina dell’Università di Yale. I ricercatori, coordinati dagli oncologi Luis Diaz Jr. e Andrea Cercek, clinici presso l’istituto statunitense, hanno deciso di testare l’anticorpo monoclonale Dostarlimab contro il cancro al colon retto proprio per il suo principio d’azione (blocco del checkpoint), già risultato efficace contro il cancro dell’endometrio. La sperimentazione sui 12 pazienti, è stata coronata da un pieno successo.

Mechanism of Action
Dostarlimab-gxly is a humanized monoclonal antibody of the IgG4 isotype that binds to the PD-1 receptor and blocks its interaction with PD-L1 and PD-L2, releasing PD-1 pathway-mediated inhibition of the immune response, including the anti-tumor immune response.

Nella ricerca riportata, il Dostarlimab è stato somministrato ai pazienti con adenocarcinoma rettale (allo stadio II o III) con deficit di riparazione del disadattamento ogni tre settimane per un totale di sei mesi. Al termine del periodo di follow-up tutti i pazienti hanno avuto una risposta clinica positiva, “senza evidenza di tumore alla risonanza magnetica, tomografia a emissione di positroni F-fluorodeossiglucosio, valutazione endoscopica, esame rettale digitale o biopsia”, hanno scritto gli scienziati nell’abstract dello studio. Ovvero, il cancro era stato eliminato e tutti i pazienti erano in remissione dalla malattia. “Credo che questa sia la prima volta che accade nella storia del cancro”, ha dichiarato con entusiasmo al New York Times il professor Diaz.
“Il primo paziente ha avuto una risposta completa alla terapia e non aveva bisogno di nient’altro. Quindi il secondo paziente non ha avuto bisogno di chirurgia o radioterapia. Poi il terzo. Ben presto siamo arrivati al decimo paziente che ha avuto una risposta completa. È incredibile”, ha affermato il professor Diaz in un comunicato stampa. L’entusiasmo era naturalmente ancor più palpabile nei pazienti. “Un giovane uomo e la sua famiglia si sono seduti in un silenzio allibito quando ho detto loro che il suo cancro era scomparso. Poi ci hanno ringraziato più e più volte”, ha dichiarato la dottoressa Andrea Cercek, prima autrice dello studio. “Una giovane donna ha guardato lo schermo durante un esame e ha chiesto: ‘Dov’è il tumore?’. Non c’è più, le abbiamo detto”, ha aggiunto l’oncologa.
Dopo la somministrazione del farmaco i pazienti non sono stati sottoposti né alla chemioterapia, né all’intervento chirurgico, che hanno un impatto significativo sulla qualità della vita. “Il trattamento standard per il cancro del retto con chirurgia, radioterapia e chemioterapia può essere particolarmente difficile per le persone a causa della posizione del tumore”, ha dichiarato la dottoressa Cercek. “Possono soffrire di disfunzioni intestinali e vescicali che alterano la vita, incontinenza, infertilità, disfunzioni sessuali e altro”, ha aggiunto l’esperta. “La parte più eclatante di tutto questo è che ciascuno dei nostri pazienti ha solo bisogno dell’immunoterapia. Non abbiamo irradiato nessuno e non abbiamo sottoposto nessuno ad un intervento chirurgico. Hanno preservato la normale funzione intestinale, la funzione vescicale, la funzione sessuale, la fertilità. Le donne hanno il loro utero e le ovaie. “Tumor just vanished” ha concluso la dottoressa Cercek.
Ma prima di gridare al “miracolo scientifico” è necessario attendere del tempo, poiché alcuni esperti ritengono che il cancro trattato con questa immunoterapia (e senza intervento chirurgico) possa ricomparire in alcuni pazienti. Inoltre i risultati dello studio sono ancora preliminari e riguardano solo una parte dei 30 partecipanti previsti per il trial clinico. Nonostante la doverosa cautela, si tratta comunque di un risultato straordinario che potrebbe rappresentare una svolta nella lotta al cancro al colon retto. I dettagli della ricerca “PD-1 Blockade in Mismatch Repair–Deficient, Locally Advanced Rectal Cancer” sono stati pubblicati sull’autorevole rivista scientifica ‘The New England Journal of Medicine’.

FONTI:
-cell.com
-nejm.org
-gavecelt.it
-foursquare.com
-uni24k.com
-alamy.it
-mskcc.org
-aacr.org
-health.usnews.com


E' stata Docente di Lettere Antiche presso i Licei di Roma, Assistente di “Paleografia e Diplomatica” presso l’Universita’, Revisore di articoli giuridici ed esegesi delle fonti del diritto presso l’Enciclopedia Giuridica Treccani. Ha perfezionato gli studi con Master e Corsi. Attualmente in Quiescenza, nello Stato si dedica alla libera passione per il Giornalismo e per la Scrittura Creativa

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