Gastroprotettori, omeprazolo e disfunzione erettile: un caso clinico

Ecco la presentazione di un caso clinico pubblicato questo mese su PubMed

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Gli inibitori della pompa protonica sono farmaci usati frequentemente (e spesso abusati) con effetti avversi tra cui carenza di vitamina B12, colite da Clostridium difficile e aumento del rischio di malattia renale cronica.

La disfunzione erettile è in gran parte non riconosciuta come un effetto avverso degli inibitori della pompa protonica nonostante la crescente evidenza che gli inibitori della pompa protonica possano contribuire alla ridotta produzione di ossido nitrico e alla disfunzione endoteliale.

Ecco la presentazione di un caso clinico pubblicato questo mese su PubMed: un uomo caucasico di 38 anni con lieve ipertensione e nessun’altra anamnesi significativa ha sviluppato una profonda disfunzione erettile entro 2 giorni dall’inizio della terapia da banco con omeprazolo, con una funzione erettile che si normalizza rapidamente dopo l’interruzione del farmaco.

Al momento dell’episodio, il paziente stava assumendo una dose stabile di lisinopril e non stava assumendo altri farmaci o integratori.

Nei 2 anni successivi all’episodio la paziente non ha avuto ulteriori difficoltà erettili.

Conclusione: sono necessari ulteriori studi sulla disfunzione erettile come effetto avverso degli inibitori della pompa protonica. Nel frattempo, gli inibitori della pompa protonica dovrebbero essere considerati come una potenziale causa di disfunzione erettile in pazienti giovani sani e come causa o contributo alla disfunzione erettile nei pazienti più anziani in cui la disfunzione erettile è spesso attribuita all’età o alle comorbidità.

 

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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