Il microbioma intestinale influenza la risposta alle statine. Ecco come

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Le diverse risposte dei pazienti alle statine possono essere spiegate dalla variazione del microbioma umano, secondo uno studio pubblicato su Med. «Abbiamo scoperto che un microbioma arricchito con Bacteroides con livelli di diversità più bassi era associato a una risposta più forte di riduzione delle LDL con statine, e a variazioni importanti del glucosio nel sangue, e che gli individui con un microbioma arricchito con Ruminococcaceae erano protetti dagli effetti collaterali negativi delle statine sulla resistenza all’insulina, mostrando anche una chiara risposta di riduzione delle LDL» spiega Tomasz Wilmanski, dell’Institute for Systems Biology, Seattle, Stati Uniti, autore principale dello studio. La combinazione unica di microbioma e informazioni genomiche fornisce nuove interessanti informazioni sui potenziali approcci ai trattamenti farmacologici di precisione. L’impronta genetica di un paziente, che include marcatori genetici noti della risposta al trattamento con statine, è già stata sfruttata in passato per guidare regimi di trattamento personalizzati con tali farmaci. I ricercatori hanno costruito modelli statistici comprendenti microbioma, metaboloma, genoma umano e cartelle cliniche prendendo i dati da una coorte americana di oltre 1.800 persone e hanno fatto le loro prime scoperte sugli effetti variabili delle statine sia sul colesterolo che sui marcatori della glicemia. Successivamente, hanno convalidato i loro risultati in una coorte europea indipendente di quasi 1.000 persone. I risultati hanno mostrato che la variabilità nelle risposte delle statine spiegata dal microbioma era completamente indipendente dalla variabilità catturata dal genoma. «È un asse di variabilità completamente diverso, quindi siamo in grado di costruire modelli che includono sia la genetica che il microbioma intestinale per migliorare le nostre previsioni di risposta delle statine» afferma Wilmanski. Il genoma e il microbioma, insieme, sembrano fornire un quadro più completo e complementare delle risposte farmacologiche personalizzate. «La logica conseguenza di questo studio sarà una sperimentazione clinica» concludono gli autori.

Med 2022. Doi: 10.1016/j.medj.2022.04.007
http://doi.org/10.1016/j.medj.2022.04.007

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