Noi siamo ciò che mangiamo

«Noi siamo ciò che mangiamo», diceva il filosofo Ludwig Feuerbach. Ci dobbiamo fermare a riflettere sul fatto che ogni alimento cambia la sua funzione perché interagisce con gli altri alimenti a cui lo associamo.

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Non si deve dire “mi metto a dieta” ma “imparo ad alimentarmi” con l’importante supporto dell’acqua, del moto, camminare e immergersi nella natura.

«Noi siamo ciò che mangiamo», diceva il filosofo Ludwig Feuerbach. Ci dobbiamo fermare a riflettere sul fatto che ogni alimento cambia la sua funzione perché interagisce con gli altri alimenti a cui lo associamo. Inoltre uno stesso alimento nell’ambito della stessa associazione cambia effetto sul corpo a seconda della situazione che il corpo sta attraversando.

Questo è il miglior momento dell’anno da dedicare a se stessi e alla propria salute perché serve a ritemprare il corpo e lo spirito: la stagione perde i colori smorti dell’inverno, e si veste di tonalità accese, l’aria pian piano si addolcisce, iniziano a comparire fiori e frutti di cui nei mesi più rigidi abbiamo sentito la mancanza tremendamente.

Parola d’ordine….attenzione all’alimentazione e sport

L’alimentazione dei soggetti che praticano sport deve tener conto soprattutto del fabbisogno energetico conseguente al tipo di sforzo fisico e delle necessità di costruzione, riparazione, protezione dei tessuti, e infine, cosa importante, la costituzione specifica dello sportivo.
Ci sono alcuni accorgimenti da tenere presenti nel suo rapporto con il cibo. 
Variare spesso gli alimenti e le modalità di cottura, preferirli come la natura ce li propone…

Assumere una buona quantità di acqua di vegetazione attraverso il consumo quotidiano di verdura e frutta di stagione ascoltando la sete del corpo; l’assunzione di liquidi in eccesso, anche se fa aumentare la diuresi, può mettere in difficoltà l’organismo con sovraccarico del lavoro renale.
La sensazione della sete è il segnale dell’esigenza organica di acqua. L’acqua è fisiologicamente contenuta negli alimenti, in quantità maggiore negli alimenti crudi… È un’acqua simile ai fluidi biologici che migliora il ricambio osmotico favorendo l’eliminazione dei liquidi corporei, idrata, e rispettando l’organismo rispetta le funzioni organiche, favorisce la diuresi in modo fisiologico. Ascoltiamo la nostra sete e non facciamoci mai mancare a pranzo e cena la giusta scorta di vegetali crudi, ottimi anche come spuntino a metà mattino o metà pomeriggio.
Condire con un grasso buono le pietanze, parlo dell’olio extravergine di oliva. Utilizzare del sale marino a crudo, non in cottura. Stimolare il nostro corpo utilizzando l’acido citrico dei limoni. Non meno importante masticare molto bene, cercare di 
evitare alimenti arricchiti in zuccheri e conservanti, le bevande gassate e usare, se necessario, zucchero di canna o miele invece dei dolcificanti. Arricchire i nostri piatti di erbe aromatiche e spezie e di buon peperoncino crudo, ricco di vitamina C.

….e poi camminare…….

All’alimentazione io abbino la “cultura” di saper camminare, che affido a Luca Cucchi posturologo e istruttore Fidal di Fitwalking specialista in Biomeccanica, che ci spiega di come oggi l’attività fisica è gestita dai laureati in scienze motorie che hanno il training adatto per prescrivere attività fisica, come un farmaco, ma la dose è diversa da persona a persona e deve essere valutata dal medico

Oggi, chi non fa sport, fa parte della ” società dell’anca flessa”, la civiltà in assoluto più sedentaria della storia, in cui gli individui trascorrono moltissimo tempo seduti su una sedia. Stare seduti implica che l’anca sia flessibile.

Si tratta di una posizione di rilassamento poiché i muscoli flessori dell’anca non lavorano contro resistenza( contraendosi); in pratica, sono semplicemente in stato di flessione, con tutto il peso del busto che poggia su pavimento pelvico, mentre gli arti inferiori sono inattivi.

Se viene tenuta troppo a lungo, questa posizione inibisce la circolazione sanguigna, la tonicità muscolare e persino gli stimoli nervosi.

Può essere inoltre una causa diretta della sciatica e di disturbi a carici della zona lombare e dello psoas: i flessori dell’anca iniziano ad accorciarsi e indebolirsi, provocando nel tempo una miriade di problemi.

Per concludere, manteniamoci sempre in attività motoria, ma soprattutto dedichiamo una parte della giornata al lavoro motorio del nostro corpo.

Per concludere iniziamo quanto prima un percorso di attività fisica, possibilmente con l’aiuto di un istruttore che pianifichi la nostra attività fisica.

Naturopata docente ed esperta di Bioterapeuta NUTRIZIONALE® Iscritta al registro F.A.C. (Federazione delle Associazioni Certificate) pos.N 96 Professionista certificato ACCREDIA Conforme alla normativa tecnica UNI, Legge 14 gennaio 2013, n. 4 Patrizia Pellegrini è esperta in Riflessologia Plantare, Iridologia e Floriterapia. La sua formazione Naturopatica è stata acquisita presso la New Port University Italian Branch di Roma. Master in bioterapia Nutrizionale ®️ Applicata. Master in Nutrigenomica e DNA degli alimenti. Docente di Antropologia presso l'Ateneo Salesiano di Roma nel corso di studi di Naturopata - Vix Sanatrix Naturae Roma. Iscritta alla F.A.C. e Past Presidente dell'Associazione Tone, "Tree of Natural Energy", con la quale organizza seminari informativi "Prevenire è meglio che Curare" su tutto il territorio nazionale. Socia della Fidapa Sez di Roma e della Casa Internazionale Delle Donne in Roma. Nata ad Ancona e vissuta a Manziana, professionalmente presente nelle principali città italiane collabora con studi medici e centri benessere. E' co-autrice di un libro sulla Costituzione Iridologica, collabora e scrive con diversi giornali nazionali, con la testata online Napoliflash24 , presenza costante in tv calabresi con rubriche naturopatiche bioterapeutiche nutrizionali. Svolge la sua professione a Milano, Roma, Manziana, Firenze, Roccella Jonica, Napoli, Ottaviano(Na), Amantea, Campora San Giovanni, Reggio Calabria.

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