Antibiotico-resistenza, dal papavero polifenoli e flavonoidi ad azione antimicrobica

Le piante aromatiche e medicinali rappresentano gli strumenti più importanti per il trattamento delle malattie infettive in quanto contengono molte sostanze antimicrobiche

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Negli ultimi decenni, la resistenza agli antibiotici è stata valutata come uno dei rischi più gravi per la salute umana e l’OMS l’ha rubricata come la nona minaccia più grave per il 2019. Molti fattori contribuiscono all’emergere della resistenza antimicrobica, compreso l’uso inappropriato di antibiotici nella medicina umana, nella zootecnia, nei servizi igienico-sanitari e nel settore alimentare. Le piante aromatiche e medicinali rappresentano gli strumenti più importanti per il trattamento delle malattie infettive in quanto contengono molte sostanze antimicrobiche e non hanno effetti avversi.

Dal papavero rimedi per il sonno

Più in generale, le piante medicinali rimangono una fonte essenziale per il trattamento di molte malattie, in particolare nei paesi sottosviluppati, e il 60-80% della popolazione mondiale usa ancora le medicine tradizionali per curare disturbi comuni. A tal proposito, nell’ambito di un’indagine preliminare per la ricerca di nuovi principi attivi, sembrerebbe che Papaver rhoeas L. (papavero dei campi), pianta selvatica nota per il suo utilizzo nelle farmacopee tradizionali, abbia le carte in regola per adempiere a queste problematiche. I fiori scarlatti e i peli biancastri che ricoprono il papavero lo rendono facile da identificare; la presenza di antociani, di cui il cianido è il componente principale, conferisce ai petali di papavero il loro colore rosso. Tradizionalmente è stata utilizzata per favorire il sonno, come lassativo, per alleviare il dolore e l’infiammazione. Inoltre, sono state riportate azioni antipiretiche, antifebbrili ed epatiche.

Nuovi studi sul papavero: focus su polifenoli e flavonoidi

Diversi studi fitochimici mostrano che contiene un’alta concentrazione di metaboliti secondari e primari, inclusi amminoacidi, carboidrati, acidi grassi, vitamine, composti fenolici, oli essenziali, flavonoidi, alcaloidi, cumarine, acidi organici e altri composti. Di recente, sono state riportate diverse proprietà farmacologiche tra cui: antidepressivo, antimicrobico, antiossidante, antiulcerogenico, citotossico, genotossico e antiossidante e sedativo. Un recente studio esamina il contenuto di polifenoli e di flavonoidi del papavero valutando l’attività antimicrobica e antiossidante. Gli estratti di radici, steli, foglie e fiori sono ricchissimi di polifenoli e flavonoidi e tutti hanno mostrato buone attività antiossidanti, ma sono fiori e foglie ad avere una migliore capacità; in effetti, contengono una maggior quantità di polifenoli. Mentre il contenuto di fenoli non trova differenze tra gli estratti. Gli steli invece hanno la più alta capacità antimicrobica contro S. aureus ed E. coli. In precedenza, questa pianta era considerata un rifiuto da biomassa, ma dopo questo studio è possibile sfruttarne le straordinarie proprietà, soprattutto quelle antimicrobiche in campo farmaceutico, così da produrre antibiotici per combattere i ceppi resistenti. Inoltre, è possibile usufruire delle proprietà antiossidanti in ambito agroalimentare per la conservazione degli alimenti senza alcun rischio per la salute umana.

Fonti

Molecules. 2022;27(3):854. Published 2022 Jan 27.

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