Da uno studio di revisione pubblicato sul Journal of Headache and Pain emerge che una buona parte della popolazione mondiale ha sofferto di cefalea o di emicrania una o più volte l’anno.
«Già nel 2016 lo studio Global Burden of Disease (GBD) pubblicato su The Lancet indicava la cefalea come una delle principali cause di disabilità a livello globale in tutti i paesi e regioni del mondo. Tuttavia, gli studi di prevalenza possono variare in modo notevole nei metodi e nella casistica, cosa che può influire sulla stima dei tassi globali» esordisce il primo firmatario dell’articolo Lars Jacob Stovner, del Dipartimento di neuromedicina e scienze motorie all’Università di scienza e tecnologia di Trondheim in Norvegia, che assieme ai colleghi ha svolto una ricerca bibliografica attraverso PubMed con le parole chiave “epidemiologia della cefalea” ed “epidemiologia dell’emicrania”, ottenendo rispettivamente oltre 18.000 e 6.000 articoli, per la maggioranza irrilevanti al loro scopo. Ciononostante, gli autori hanno creato un database più ampio di quello utilizzato negli studi GBD sulla cefalea stimando, sulla base delle 357 pubblicazioni esaminate, che almeno una volta in un dato anno il 52% della popolazione mondiale abbia avuto una cefalea oppure un’emicrania nel 14% dei casi. La cefalea era di tipo muscolo-tensivo nel 26% dei soggetti e nel 4,6% dei soggetti durava 15 o più giorni al mese. Tutti i tipi di mal di testa erano più comuni nelle donne rispetto ai maschi, in particolare l’emicrania (tassi rispettivamente del 17% e dell’8,6%) e la cefalea persistente per oltre due settimane (6% nelle donne e 2,9% negli uomini).
«Abbiamo scoperto che la prevalenza del mal di testa non solo resta elevata in tutto il mondo, ma causa disabilità in gran parte di chi ne soffre. Per questo occorre incrementare gli sforzi preventivi e terapeutici. Ma per misurarne l’efficacia dobbiamo essere in grado di monitorare la prevalenza del mal di testa nei diversi paesi» scrivono gli autori. E Stovner conclude: «Dato che il nostro studio propone un metodo utile a stimare i tassi mondiali di cefalea ed emicrania, le ricerche future potrebbero usare questi risultati per misurare nel tempo il successo delle strategie di prevenzione e cura».
Journal of Headache and Pain 2022. Doi: 10.1186/s10194-022-01402-2
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