SINDROME DI MARFAN

I disturbi legati alla sindrome possono presentarsi a qualsiasi età e variano notevolmente anche all'interno della stessa famiglia

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La sindrome di Marfan è una malattia genetica rara causata dall’alterazione del gene per una proteina chiamata fibrillina 1. Colpisce i tessuti connettivi (gruppo di tessuti che mantiene la struttura del corpo sostenendo gli organi interni e altri tessuti), causando disturbi, più o meno gravi, a cuore e vasi sanguigni, legamenti, scheletro, occhi e polmoni. I disturbi legati alla sindrome possono presentarsi a qualsiasi età e variano notevolmente anche all’interno della stessa famiglia. Alcune persone vengono colpite dalla sindrome solo in forma lieve mentre altre sviluppano disturbi (sintomi) più gravi.La diffusione della malattia è di circa 1 persona colpita su 5.000, senza differenza tra i sessi. Le caratteristiche tipiche della sindrome di Marfan includono:

  • altezza anormale

  • dita delle mani e dei piedi anormalmente lunghi e snelli (aracnodattilia)

  • difetti cardiaci

  • dislocazione del cristallino (il cristallino dell’occhio si viene a trovare in una posizione anormale)

SINTOMATOLOGIA

La sindrome di Marfan può colpire differenti parti del corpo, inclusi lo scheletro, gli occhi, il cuore e i vasi sanguigni (sistema cardiovascolare). La gravità dei disturbi (sintomi) varia notevolmente per cui alcune persone presentano sintomi lievi, altre molto gravi. I disturbi tendono comunque a peggiorare man mano che una persona invecchia.

Scheletro

Per quanto riguarda la loro struttura fisica, le persone con la sindrome di Marfan presentano delle caratteristiche molto particolari, come:

  • statura molto elevata con braccia e gambe lunghe e sottili

  • aspetto dinoccolato (hanno movimenti sciolti ma poco coordinati)

  • articolazioni eccessivamente sciolte e molto flessibili

  • dita affusolate e molto lunghe (aracnodattilia)

Altre caratteristiche fisiche possono includere:

  • mascella inferiore piccola

  • palato stretto ed alto

  • occhi infossati

  • piedi piatti

  • scoliosi (curvatura anormale della colonna vertebrale)

  • sterno che sporge verso l’esterno (petto carenato o torace a botte) o verso l’interno (petto escavato)

Un altro disturbo (sintomo) associato alla sindrome, e che indica il coinvolgimento del sistema nervoso centrale, è l’ectasia della dura madre, vale a dire l’allargamento del rivestimento che circonda il midollo spinale, soprattutto a livello della colonna lombo-sacrale. L’ectasia provoca alcune conseguenze quali cefalea, mal di schiena, intorpidimento o dolore alle gambe.

Vista

Il disturbo più comune che colpisce la vista è il dislocamento del cristallino (ectopia lentis) che si muove dalla sua sede naturale a causa dell’eccessiva scioltezza dei legamenti. Altri possibili disturbi includono:

  • miopia

  • glaucoma, aumento della pressione nel bulbo oculare che, se non trattato, può causare una perdita permanente della vista

  • cataratta, formazione di chiazze torbide nella lente dell’occhio che causano visione offuscata o nebbiosa

  • distacco della retina, separazione dello strato sensibile alla luce delle cellule che si trovano nella parte posteriore dell’occhio (retina) dai vasi sanguigni che gli forniscono ossigeno e sostanze nutritive

Sistema cardiovascolare

La sindrome di Marfan può influenzare il sistema cardiovascolare con conseguenze particolarmente gravi se interessa l’aorta (l’arteria principale del corpo) e le valvole cardiache. Nelle persone con sindrome di Marfan, le pareti dell’aorta sono deboli e ciò a volte può causare una dilatazione progressiva (aneurisma aortico) o la rottura del vaso (dissecazione aortica) con conseguente emorragia (perdita di sangue) interna. Per quanto riguarda gli effetti sulle valvole cardiache, essi consistono nella imperfetta chiusura delle valvole mitrale e tricuspide (che regolano entrata e uscita di sangue all’interno del cuore tra atrio e ventricolo e fanno sì che il flusso del sangue nel cuore proceda in un’unica direzione) e nel conseguente reflusso di sangue (insufficienza valvolare). Anche la valvola aortica può diventare incontinente, facendo ingrandire il ventricolo sinistro. L’insufficienza della valvola mitrale può essere complicata da aritmie, endocarditi o scompenso cardiaco. Altro disturbo presente in chi ha la sindrome di Marfan sono le cosiddette smagliature (piccole strisce rosa, rosse o bianche sulla pelle). Si formano perché la pelle non è elastica come dovrebbe essere. In questo caso, le smagliature hanno più probabilità di apparire su spalle, fianchi e lombi.

TRATTAMENTO

Al momento non esiste una cura per la sindrome di Marfan e le terapie si concentrano sulla gestione dei disturbi (sintomi) e sulla riduzione del rischio di complicazioni. L’utilizzo di farmaci è indispensabile per attenuare i disturbi ed evitare eventuali complicazioni, in particolare quelle relative al sistema cardiovascolare. In questo caso, sono particolarmente indicati i farmaci per ridurre la pressione arteriosa come i beta bloccanti. Poiché la sindrome di Marfan colpisce diverse parti del corpo, la terapia può coinvolgere diversi professionisti del settore sanitario:

  • genetista (specialista dei disturbi genetici)

  • consulente genetico, che fornisce informazioni, supporto emotivo e guida alle persone a cui è stato diagnosticato un disturbo genetico

  • cardiologo

  • oculista

  • chirurgo ortopedico

  • pediatra

(fonte: www.issalute.it)

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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