Apparato respiratorio: effetti dell’esposizione alla foresta. Ecco cosa dice la letteratura

La ricerca sulla salute ambientale ha iniziato a studiare gli effetti sulla salute delle pratiche di promozione del benessere basate sull'esposizione delle foreste. Il punto dalla letteratura scientifica

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La ricerca sulla salute ambientale ha recentemente iniziato a studiare gli effetti sulla salute delle pratiche di promozione del benessere basate sull’esposizione delle foreste. Questa revisione narrativa della letteratura scientifica, frutto della collaborazione tra il Cerfit e la Ausl-Irccs di Reggio Emilia, si propone di valutare se passare del tempo in ambiente forestale possa avere effetti benefici sulla funzione respiratoria. I lavori in letteratura sono stati cercati nei database PubMed, Cochrane Library e Google Scholar tra quelli pubblicati entro aprile 2021.

I dati di letteratura

Sono stati presi in considerazione gli studi clinici sui cambiamenti della funzione respiratoria, preferibilmente misurati con la spirometria, indotti dall’esposizione alla foresta. Sono stati inclusi cinque lavori (tre studi clinici, uno studio osservazionale e un caso clinico). L’esposizione all’ambiente forestale è risultata associata a un miglioramento del volume espiratorio forzato (FEV), del picco di flusso espiratorio (PEF) e della capacità vitale forzata (FVC). Nella maggior parte degli studi inclusi, il tempo trascorso in foresta è stato di almeno 1 ora e le sessioni sono state ripetute nel tempo. I partecipanti allo studio erano soggetti sani o pazienti con malattie respiratorie. I benefici sono stati riportati anche in termini di marcatori infiammatori e sono stati rilevati in bambini, adulti e anziani di entrambi i sessi. Il numero di partecipanti per studio variava da 1 a 65. Quindi, l’esposizione alla foresta, associata ad un’attività fisica leggera, può comportare miglioramenti a breve termine di alcuni parametri della funzione respiratoria (FEV1, FEV6, PEF, FVC). Le risposte autonome agli stimoli ambientali e l’inalazione di alcuni composti volatili rilevabili nell’aria della foresta sembrano contribuire direttamente all’effetto complessivo, che può risultare potenziato intorno a cascate e torrenti a causa della nebulizzazione dell’acqua.

I presunti benefici per la funzione respiratoria del bosco

I principali vantaggi che la foresta può offrire alla salute dell’apparato respiratorio sono risultati l’inalazione di composti organici ed inorganici volatili (sostanze di origine vegetale, acqua nebulizzata, ioni); rilassamento psicofisico e risposte autonomiche indotte dall’esposizione della foresta; attività fisica leggera (camminare nel bosco e, in caso di Forest bathing, anche fare esercizi di respirazione). Tuttavia, le attuali prove scientifiche sono limitate e gli alti livelli atmosferici di alcuni composti di origine vegetale, specialmente quando reagiscono con gli inquinanti atmosferici, possono persino peggiorare alcune condizioni respiratorie. Gli autori raccomandano ulteriori studi sull’argomento per quantificare meglio l’entità degli effetti degli interventi forestali, valutare i benefici a lungo termine, accertare potenziali rischi per la salute ed identificare eventuali fattori confondenti.

Fonti

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Antonelli, M.; Donelli, D.; Maggini, V.; Firenzuoli, F.; Bedeschi, E. Forest exposure and respiratory function: a literature review, in Proceedings of the 2nd International Electronic Conference on Forests — Sustainable Forests: Ecology, Management, Products and Trade, 1-15 September 2021, MDPI: Basel, Switzerland, doi: 10.3390/IECF2021-10782.

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