Dieci motivi per camminare di più

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Praticare attività fisica e sportiva, oltre a una azione positiva su sistema nervoso e muscolare, offre molti vantaggi per l’organismo e il camminare non fa eccezione: influisce sul controllo dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, migliora la funzione psicologica e riduce lo stress, aumenta la forza e la resistenza muscolare, e può diventare una ottima occasione per socializzare. Il tutto a favore di una migliore qualità di vita e di un invecchiamento attivo.

 Perché camminare fa bene

1 – È fisiologico
Camminare è l’attività che meglio si adatta alla struttura fisica dell’essere umano, fatta in modo da poter affrontare anche lunghi percorsi  a piedi; a differenza di altre attività sportive come la corsa, non affatica le articolazioni che non vengono sollecitate e messe sotto sforzo.

2 – Aiuta a tenere il peso sotto controllo
Camminare accelera il metabolismo e aumenta massa e tono muscolare. Tonifica e rassoda le gambe,  migliora la circolazione e contrasta la ritenzione idrica, e quindi la cellulite. L’organismo inizia a bruciare grassi dopo circa venti minuti di cammino a passo sostenuto; in questo modo si possono consumare circa 200 calorie all’ora.

3 – Migliora il tono dell’umore e combatte la depressione
L’esercizio fisico, specie se aerobico, migliora la salute mentale: riduce ansia, depressione e alza il tono dell’umore. Ha un effetto positivo sulle funzioni cognitive, probabilmente per l’aumento della circolazione del sangue e la maggior ossigenazione del cervello. Prendere l’abitudine fare una camminata veloce, ogni giorno o almeno a giorni alterni, e meglio ancora se al mattino prima di iniziare la giornata, è un antidoto contro la depressione: provoca un rilascio di endorfine, anche nelle ore successive, e conferisce un senso di  benessere e rilassamento.

4 – Previene le malattie
L’esercizio aerobico migliora la salute cardiovascolare, potenziando la capacità del corpo di usare ossigeno per produrre energia. Il cuore allenato di una persona allenata funziona meglio: ha una frequenza cardiaca più bassa, sia a riposo che in attività e impiega, a parità di sforzo, meno energia di quello di un individuo  non allenato.  Per fare un esempio, 10 battiti cardiaci in meno equivalgono a 5.256.000 battiti “risparmiati” in un anno. È probabilmente per questo che chi svolge esercizio fisico regolare è mediamente più longevo. Anche i polmoni diventano più efficienti  e i muscoli in grado di tollerare sforzi più intensi e duraturi, perché in grado di estrarre una maggior quantità di ossigeno dal sangue.
L’effetto protettivo non si limita alle malattie del cuore. Da una ricerca americana risulta che camminare regolarmente, almeno mezz’ora al giorno, riduce il rischio di ammalarsi di tumore al seno del 10%. Inoltre camminare ha l’effetto di accelerare il metabolismo, favorendo la metabolizzazione degli zuccheri e riducendo sia l’iperglicemia nei diabetici, sia  il rischio di ammalarsi diabete.

5 – Previene l’osteoporosi
Tutte la attività che comportano il carico del peso corporeo sulle gambe (camminare, correre, ballare) contrastano la perdita di densità ossea. La sedentarietà è infatti la migliore amica dell’osteoporosi. Camminare favorisce la corretta deposizione del calcio nelle ossa, e quindi ritarda e previene l’osteoporosi. Meno efficaci sul mantenimento della densità ossea sono invece altre attività come nuotare o andare in  bicicletta.

6 – Rafforza muscolatura e articolazioni
Il movimento protegge le articolazioni di anca e ginocchio dall’osteoartrosi, le più soggette a questo tipo di condizione; ha un effetto lubrificante e rafforza i muscoli che le sostengono. In generale riduce i dolori artrosici e, se praticato con regolarità e la giusta intensità, ne previene la formazione. Inoltre camminare migliora l’equilibrio e la coordinazione.

7 – Rafforza il sistema immunitario
Uno studio ha dimostrato che camminare previene le malattie stagionali, come raffreddore e influenza. Grazie al miglior funzionamento del sistema circolatorio si verifica un aumento del rilascio di endorfine, il sistema linfatico viene stimolato e si abbassa il livello di stress, il tutto a favore dell’efficienza del sistema immunitario. Un effetto generale è anche quello di sentirsi più energici, grazie a una stimolazione di alcuni ormoni indotto dall’aumento del flusso di ossigeno.
Le persone che praticano attività fisica regolare sono meno soggette alle infezioni,  e nell’età anziana sembrano avere una minore incidenza di patologie cronico-degenerative e di demenze.

8 – Aiuta la memoria e la creatività
Anche il cervello trae beneficio dall’aumento dell’afflusso sanguigno derivante dalla camminata: in questo modo i tessuti nervosi vengono maggiormente irrorati, a favore di un miglioramento delle funzioni cerebrali. Non solo: da alcuni studi è risultato che camminare all’aperto libera i pensieri e stimola la creatività.

9 – Fa bena alla vista
Per chi trascorre molte ore lavorando al computer, in spazi chiusi illuminati artificialmente o anche solo per chi passa molto tempo in casa dove l’orizzonte è necessariamente limitato, uscire a camminare, ancor di più se nella natura, è benefico per gli occhi poiché obbliga a esercitare la vista da lontano.

10 – Allunga la vita
Uno studio tedesco ha osservato che praticare esercizio fisico moderato dimezza, nella fascia di età 50-70 anni, il rischio di attacco cardiaco. Gli stessi ricercatori hanno affermato che praticare attività fisica per mezz’ora al giorno si traduce in un aumento medio della durata della vita da tre a sette anni.

Fonte Dica 33

 

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