Kit di automedicazione contro le infiammazioni per l’estate

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Negli ultimi tre mesi 2 italiani su 3 dichiarano di aver sofferto di almeno un disturbo infiammatorio, soprattutto muscolare e articolare (41,2%) oppure orale, tipo gengiviti e afte (18%) e il 41,8% gestisce gran parte dei disturbi infiammatori grazie al consiglio del farmacista. È il quadro che emerge da una ricerca presentata in occasione di un evento stampa di Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione.

Le infiammazioni più diffuse in estate

Secondo la ricerca, i disturbi più diffusi sono le infiammazioni muscolari e articolari soprattutto gli over 45, che dichiara di averne sofferto negli ultimi tre mesi, seguite dalle infiammazioni orali (gengiviti e afte) che risultano più diffuse nelle fasce di popolazione più giovane, in particolare tra i trentenni. Secondo chi ne soffre, sarebbero le abitudini di vita e i comportamenti scorretti le principali cause. In particolare, nel 58,3% dei casi le infiammazioni insorgono a causa di movimenti scorretti e posture sbagliate o sono conseguenti a stile di vita e stress, rispettivamente per il 46,1% e il 42,6% della popolazione intervistata. Seguono cause come età, alimentazione scorretta e mancanza di prevenzione e protezione. Con l’estate alle porte, ci sono delle infiammazioni tipiche proprio legate al caldo della bella stagione, come ha ricordato Carolina Carosio, farmacista e presidente di Fenagifar: «In estate possono insorgere disturbi come crampi e infiammazioni muscolari a seguito di una diminuzione dei sali minerali dovuta al caldo, o stati di spossatezza, che possono essere accompagnati a loro volta da disturbi gastrici. Questi possono essere legati anche al cambio di stagione e a stati di stress, che quest’anno si sono acuiti con la pandemia. Inoltre, una non adeguata esposizione al sole – come a volte è avvenuto a causa delle restrizioni dell’ultimo anno – può generare un abbassamento delle difese immunitarie e l’insorgenza di disturbi associati, quali crampi, infiammazioni muscolari e infiammazioni gengivali, come le afte».

Kit di automedicazione contro le infiammazioni per l’estate

Secondo la dott.ssa Carosio, nel kit di automedicazione contro le infiammazioni per l’estate non possono mancare «una crema e cerotti antinfiammatori, del ghiaccio secco per infiammazioni di tipo traumatico, così come disinfettanti, garze o cerotti in caso di tagli o escoriazioni. Per curare afte e infiammazioni gengivali è bene disporre di farmaci ad azione rigenerativa dell’epidermide, come quelli a base di acido ialuronico, o prodotti a base di aloe per dare sollievo. Per quanto riguarda le scottature solari, «la cura migliore è la prevenzione, che parte dall’applicazione di un’adeguata protezione solare, evitando un’esposizione nelle ore centrali della giornata, coprendo il capo, soprattutto ai bambini, e assicurandosi un’idratazione continua. Quando si esce dal mare è fondamentale risciacquare il capo e il corpo con acqua dolce poiché il sale presente nell’acqua può favorire lacerazioni della pelle, ed è bene riapplicare la crema solare. Inoltre, prima di esporsi al sole bisogna evitare l’assunzione di farmaci che possono causare fotosensibilizzazione».

Farmaci di automedicazione alleati per rimediare alle infiammazioni

I farmaci di automedicazione possono rappresentare degli alleati preziosi per rimediare alle infiammazioni comuni quali contusioni e tumefazioni, ferite ed escoriazioni, piccole ustioni e bruciature, o per sintomi generali quali dolore articolare, tensioni muscolari, mal di testa, infiammazioni oro-faringee, febbre e torpore. Proprio il ricorso ai farmaci di automedicazione è il comportamento di cura più diffuso in caso di disturbi di questo tipo per ben il 55% degli intervistati. Il 31,4% non fa nulla in attesa che il disturbo passi mentre il 20,7% ricorre a rimedi casalinghi. Inoltre, oltre il 41,8% del campione, soprattutto donne e persone mature, dichiara di gestire gran parte delle situazioni legate alla comparsa di disturbi infiammatori grazie al consiglio del farmacista, mentre il 40,3% grazie all’esperienza personale. Il medico di base rimane il riferimento per il 38,4% dei casi, preferito soprattutto dalla popolazione maschile.

Fonte: Farmacista33

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