Pregnenolone, l’antiaging cerebrale per eccellenza.

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Prove considerevoli da studi preclinici e clinici mostrano che gli steroidi e in particolare i neurosteroidi sono importanti modulatori endogeni di diverse funzioni correlate al cervello.

In questo contesto, resta da chiarire se i neurosteroidi possono fungere da biomarcatori nella diagnosi dei disturbi e potrebbero avere un potenziale terapeutico per il trattamento di questi disturbi.

 Il pregnenolone (PREG) è il principale steroide sintetizzato dal colesterolo nei mammiferi e negli invertebrati.

Il Pregnenolone ha tre principali fonti di sintesi, le gonadi, le ghiandole surrenali e il cervello ed è sottoposto a varie vie metaboliche che sono modulate in base a vari fattori tra cui specie, tessuti steroidogeni ed enzimi steroidogeni.

Guardando l’intero quadro degli steroidi, Il pregnenolone è spesso conosciuto come il precursore di altri steroidi e non come uno steroide attivo di per sé.

In realtà, le funzioni fisiologiche e cerebrali sono state studiate principalmente per gli steroidi che sono molto attivi sia legandosi a specifici recettori intracellulari, sia modulando con elevata affinità gli abbondanti recettori di membrana, i recettori GABAA o NMDA , recettori indispensabili per il consolidamento della memoria e della modulazione degli stati emozionali e dell’umore.

Tuttavia, quando erano disponibili approcci metodologici altamente sensibili e specifici per analizzare basse concentrazioni di steroidi e quindi abbinare i livelli endogeni di diversi metabolomi steroidei, diversi studi hanno riportato alterazioni più significative nel PREG rispetto ad altri steroidi in condizioni extrafisiologiche o patologiche, suggerendo che il Il pregnenolone potrebbe svolgere anche un ruolo funzionale.

Il pregnenolone e i suoi derivati promuovono l’attività neuronale migliorando l’apprendimento e la memoria, alleviando la depressione, migliorando l’attività locomotoria e promuovendo la sopravvivenza delle cellule neuronali

Inoltre, diversi bersagli molecolari di PREG sono stati rivelati nel cervello dei mammiferi e gli effetti benefici di PREG sono stati dimostrati in studi preclinici e clinici.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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