Una dieta ricca di grassi e zuccheri altera la funzione delle cellule immunitarie intestinali

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Secondo uno studio pubblicato su Cell Host & Microbe coordinato da Thaddeus Stappenbeck, della Cleveland Clinic, di Cleveland in Ohio e presidente del Dipartimento di infiammazione e immunità del Lerner Research Institute, una dieta ricca di grassi e zuccheri si associa a una ridotta funzione delle cellule immunitarie intestinali. «Questi risultati non solo forniscono informazioni sui percorsi che collegano l’obesità e l’infiammazione intestinale, ma hanno significative implicazioni per lo sviluppo di bersagli per il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali (IBD)» affermano gli autori, che analizzando i dati di oltre 900 pazienti hanno scoperto che un elevato indice di massa corporea correla con significative anomalie delle cellule di Paneth tra i pazienti con malattia di Crohn rispetto a chi è senza IBD.

«Le cellule di Paneth, cellule immunitarie intestinali che proteggono dagli squilibri microbici e dai patogeni infettivi, vengono alterate da una combinazione di mutazioni genetiche e fattori ambientali» spiega Stappenbeck, che assieme ai colleghi ha voluto verificare se l’obesità causata da un’alimentazione ricca di grassi e zuccheri, detta anche dieta occidentale, fosse tra i fattori ambientali responsabili di una ridotta funzione delle cellule di Paneth. Allo scopo sono stati confrontati gli effetti di un’alimentazione normale con quelli di una dieta occidentale seguita da un adulto americano medio, contenente circa il 40% di grassi e un livello elevato di carboidrati semplici. Ebbene, dopo otto settimane, chi seguiva una dieta occidentale aveva più anomalie delle cellule Paneth rispetto a chi seguiva la dieta standard. Ma non solo: nel gruppo a dieta occidentale era evidente una maggiore permeabilità intestinale, notoriamente collegata all’infiammazione cronica. «Ciononostante, il passaggio a una dieta standard era in grado di invertire in modo completo la disfunzione delle cellule di Paneth» sottolineano i ricercatori, che esaminando i meccanismi di collegamento tra dieta occidentale e disfunzione delle cellule di Paneth, si sono focalizzati su un acido biliare, l’acido desossicolico, sottoprodotto metabolico dei batteri intestinali. «La dieta occidentale ne aumenta la concentrazione nell’ileo, cosa che a sua volta incrementa l’espressione di due molecole, il recettore X farnesoide (FXR) e l’interferone di tipo I (IFN)» spiegano gli autori. «Confidiamo che ulteriori studi possano chiarire se la modulazione di FXR e IFN possa essere utile per trattare l’infiammazione intestinale indotta dalla dieta» conclude Stappenbeck.

Cell Host & Microbe 2021. Doi: 10.1016/j.chom.2021.04.004
http://doi.org/10.1016/j.chom.2021.04.004

 

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