Ipertensione, iperglicemia e obesità giovanili favoriscono il maggiore declino cognitivo in età avanzata

«Questi risultati sono sorprendenti e suggeriscono che la prima età adulta possa essere un momento critico per la relazione tra questi problemi di salute e le capacità cognitive in età avanzata»

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Secondo uno studio pubblicato su Neurology, le persone tra i 20 e i 30 anni che hanno problemi di salute come ipertensione, obesità e alti livelli di glucosio nel sangue potrebbero avere maggiori probabilità di avere problemi di cognizione e memoria più avanti nella vita, rispetto a chi non ha sofferto di questi disturbi da giovane. «Questi risultati sono sorprendenti e suggeriscono che la prima età adulta possa essere un momento critico per la relazione tra questi problemi di salute e le capacità cognitive in età avanzata» afferma Kristine Yaffe, della University of California, San Francisco, prima autrice del lavoro.

I ricercatori hanno unito i risultati di quattro studi per un totale di 15.000 persone di età compresa tra 18 e 95 anni, seguite per un periodo che andava da 10 a 30 anni. A queste persone durante lo studio sono stati rilevati per almeno tre volte l’indice di massa corporea (Imc), i livelli di glucosio nel sangue, la pressione sanguigna e il colesterolo. Le capacità cognitive e mnemoniche sono state testate ogni uno o due anni per vedere se i problemi cardiovascolari nella prima età adulta, nella mezza età e in età avanzata fossero associati a un maggiore declino dei punteggi nei test di pensiero e memoria in età avanzata. L’analisi dei dati ha mostrato che un alto indice di massa corporea, ipertensione e livelli elevati di glucosio nel sangue in ogni periodo di tempo sono stati associati a un maggiore declino dei punteggi delle capacità di pensiero in età avanzata, ma anche che avere questi problemi di salute nella prima età adulta si associa al raddoppio del tasso medio di declino in 10 anni. I risultati sono stati confermati anche dopo aver tenuto conto di fattori confondenti, come il livello di istruzione, l’età e il sesso. Avere un colesterolo totale alto in qualsiasi periodo di tempo non è stato invece associato a un maggiore declino delle capacità di pensiero. Entrando nel dettaglio, le persone che avevano un Imc superiore a 30 tra i 20 e i 30 anni hanno avuto punteggi nei test cognitivi che erano circa tre o quattro punti peggiori in un periodo di 10 anni rispetto alle persone che avevano un Imc nell’intervallo normale, e risultati peggiori di tre o quattro punti sono stati osservati anche per persone la cui pressione sanguigna sistolica era superiore a 140 mmHg tra i 20 e i 30 anni. Le persone che hanno avuto livelli alti di glucosio nel sangue tra i 20 e i 30 anni, invece, hanno avuto un peggioramento di ben nove o 10 punti.

Neurology 2021. Doi: 10.1212/WNL.0000000000011747
https://doi.org/10.1212/WNL.0000000000011747

 

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