Tamponi prelevati dai pazienti sono affidabili quanto quelli fatti dal personale sanitario

«In tutta la gamma di agenti patogeni e tipi di tampone, c'è stato un alto accordo tra i risultati dei tamponi eseguiti dai pazienti o dai caregiver e quelli eseguiti da un operatore sanitario, anche quando sono stati tamponati punti diversi, come rinofaringe rispetto a naso»

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Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Microbiology, i tamponi effettuati dai pazienti e dai caregiver in autonomia sono efficaci nel rilevare alcuni agenti patogeni e sono precisi quanto quelli effettuati dagli operatori sanitari. «In tutta la gamma di agenti patogeni e tipi di tampone, c’è stato un alto accordo tra i risultati dei tamponi eseguiti dai pazienti o dai caregiver e quelli eseguiti da un operatore sanitario, anche quando sono stati tamponati punti diversi, come rinofaringe rispetto a naso» afferma Joshua Osowicki, del Murdoch Children’s Research Institute, Melbourne, Australia, autore senior dello studio.

Un sondaggio online sui pazienti con sintomi di Sars-CoV-2 ha rilevato una percentuale molto più elevata di persone disposte a essere testate tramite un campione di saliva (92%) o un tampone nasale (88%) raccolto in autonomia, rispetto all’essere sottoposte a tampone da parte di un operatore sanitario (71%). I ricercatori hanno effettuato una revisione sistematica e una metanalisi di 20 studi che hanno riguardato un totale di oltre 3.500 individui, e hanno confrontato i tamponi effettuati dai pazienti e quelli dal personale sanitario nella diagnosi di una serie di patogeni delle vie aeree superiori. Per ogni studio, hanno preso in considerazione la sensibilità e la specificità dei tamponi raccolti dai pazienti o dai caregiver rispetto ai tamponi degli operatori sanitari, e l’accordo tra i due tipi di tamponi. Gli agenti patogeni ricercati nello studio hanno incluso Sars-CoV-2, influenza, streptococco di gruppo A,

Staphylococcus aureusChlamydia trachomatis faringea e Neisseria gonorrhoeae, e altri virus respiratori. Ebbene, gli autori hanno riscontrato una sensibilità aggregata del 91% e una specificità del 98% per i tamponi delle vie aeree superiori raccolti dai pazienti o dal caregiver rispetto ai tamponi prelevati dagli operatori sanitari. Risultati simili sono stati ottenuti considerando solo i dati relativi a Sars-CoV-2. Tra i vantaggi del far raccogliere i campioni ai pazienti, gli esperti sottolineano una minore probabilità di trasmissione, la riduzione delle spese, la conservazione dei dispositivi di protezione individuale e un minor disagio per i pazienti.

Journal of Clinical Microbiology 2021. Doi: 10.1128/JCM.02304-20
http://doi.org/10.1128/JCM.02304-2

 

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