Sindrome metabolica, un ridotto consumo di latticini può essere di aiuto

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Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition firmato da un team di ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center suggerisce che un ridotto consumo di latticini potrebbe giovare alle persone con sindrome metabolica. Spiega Mario Kratz, professore associato alla Fred Hutch: «Il progetto di esaminare l’impatto dei latticini sulla glicemia nelle persone con sindrome metabolica è nato da precedenti studi secondo cui chi assumeva elevate quantità di yogurt o latticini ricchi di grassi tendeva ad avere un rischio ridotto di diabete di tipo 2 (Dm2)» scrivono i ricercatori, spiegando che la sindrome metabolica è una condizione che aumenta il rischio di malattie cardiache, diabete, ictus e altri problemi di salute.

«Un’elevata sensibilità all’insulina consente alle cellule di utilizzare meglio lo zucchero nel sangue, riducendo i valori glicemici» aggiunge l’autore, spiegando che allo studio hanno preso parte 72 volontari ambosessi con sindrome metabolica, randomizzati in tre gruppi che hanno seguito tre diete differenti: consumo limitato di latticini, dieta con latticini a basso contenuto di grassi e dieta a base di latticini ricchi di grassi, come il latte intero.

Dopo le 12 settimane, Kratz e colleghi hanno misurato la glicemia con il test di tolleranza al glucosio, l’infiammazione sistemica e il contenuto di grasso nel fegato. Così facendo hanno scoperto che la glicemia non correla in modo diretto con il consumo di latticini. Va comunque sottolineato che il gruppo a dieta con latticini ricchi di grassi ha fatto rilevare un modesto incremento ponderale e che sia questo gruppo che quello a dieta con latticini low-fat hanno mostrato una diminuzione della sensibilità insulinica. Tuttavia, poiché i livelli glicemici non sono stati influenzati dai latticini, l’impatto a lungo termine sul rischio di Dm2 della ridotta sensibilità all’insulina osservata nelle persone a dieta ricca di latticini non è chiaro e non conferma le precedenti osservazioni su un’associazione inversa tra consumo di latticini e rischio ridotto di Dm2. «Sebbene servano ulteriori studi per esaminare l’impatto delle diete ad elevato contenuto di latticini in popolazioni sane, il riscontro di una ridotta sensibilità all’insulina derivata da un aumentato consumo di latticini può essere preoccupante per le persone con sindrome metabolica e condizioni simili come il prediabete o il Dm2» conclude Kratz.

American Journal of Clinical Nutrition 2020. Doi: 10.1093/ajcn/nqaa301
https://doi.org/10.1093/ajcn/nqaa301

 

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