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Anche chi ha o ha avuto in passato problemi cardiaci può avere una vita sessuale attiva senza doversi preoccupare di creare danni al cuore. «L’attività fisica viene associata a un aumento del rischio di eventi cardiaci anche fatali come per esempio l’arresto cardiaco, ma il rischio specifico legato all’attività sessuale non è stato ancora chiarito» afferma Sumeet Chugh, direttore medico del Heart rhythm center al Cedars-Sinai medical center di Los Angeles e coordinatore di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Journal of the american college of cardiology.
Nella loro ricerca, gli autori hanno osservato che l’attività sessuale è risultata legata a soli 34 casi di arresto cardiaco sugli oltre 4.500 verificatisi tra il 2002 e il 2015 nell’area metropolitana di Portland (Stati Uniti). «In altri termini solo lo 0,7 per cento dei casi di arresto cardiaco» spiegano gli esperti che poi commentano: «Sono numeri estremamente bassi e di certo rassicuranti per tutte le persone con problemi cardiaci che spesso si chiedono se per loro sia possibile avere una vita sessuale attiva senza mettere a rischio il cuore».
Come ricordano gli esperti, spesso lo sforzo aerobico legato all’attività sessuale viene sopravvalutato. «In realtà si tratta in media di un’attività aerobica comparabile a salire due rampe di scale» spiega Nieca Goldberg, direttrice del NYU center for women’s health e portavoce della American heart association. «Il sesso rappresenta solo uno dei molti pezzi che compongono il complesso puzzle del rischio cardiovascolare» afferma Chug. «Una vita sessuale appagante è fondamentale per il benessere fisico e psicologico delle persone e i risultati appena ottenuti mostrano che anche chi ha avuto o ha problemi cardiovascolari può in genere goderne senza particolari preoccupazioni» conclude, ricordando l’importanza di discutere con il proprio medico qualsiasi dubbio in proposito.
Fonte:
JACC 2017. DOI: 10.1016/j.jacc.2017.09.025