Robinia Pseudo-acacia, un aiuto per il sistema gastroenterico

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La Robinia  è un albero spinoso della famiglia delle Leguminose, con rami spiegati e fiori bianchi profumati, che può raggiungere i 25 metri di altezza. Originaria dell’America del Nord, si è diffusa in molti paesi dal clima temperato.

La tintura madre, preparata a partire dalla corteccia, non sembra contenere i flavonoidi né gli eterosidi cardiotonici presenti nei fiori. Tuttavia, in Polonia questi ultimi trovano impiego contro l’iperacidità gastrica, oltre che per gli effetti diuretici e per la proprietà di abbassare l’azotemia. Secondo Guermonprez e collaboratori, i principi attivi che figurano nella corteccia sono: tannino, tossalbumine (robina), fasina e siringoside.

Principali indicazioni

Robinia agisce a livello del sistema gastroenterico dove cura la dispepsia acida, le pirosi, il rigurgito gastroesofageo, l’ernia jatale.

 Sintomi caratteristici e modalità

Gastralgie con acidità notturne, pirosi, eruttazioni acide.

Posologia

Nel trattamento sintomatico dell’ulcera gastroduodenale è utile prescrivere, a una diluizione 5 CH, 5 granuli prima dei pasti e all’insorgere dei dolori, diradando col miglioramento.

Il simile cura il simile

La sperimentazione patogenetica ha evidenziato l’azione elettiva del farmaco a livello gastroenterico dove provoca una sindrome da ipercloridia caratterizzata da gastralgia con acidità notturna, pirosi, eruttazioni acide dovute a ipersecrezione gastrica, vomito acido abbondante che “allega” i denti. I sintomi digestivi possono essere accompagnati da cefalea.

Fonte: Farmacista33

 

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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