Le recessioni gengivali : cosa sono e come prevenirle.

Con il termine "recessioni gengivali" si intende la migrazione in senso corono-apicale del margine gengivale, con conseguente esposizione della radice del dente.

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La gengiva è quel tessuto cheratinizzato che ricopre il processo alveolare delle ossa mascellari e che, insieme ad altre strutture anatomiche, costituisce il “parodonto” (dal greco para , “intorno”, odontos, “dente”) un complesso anatomo-funzionale che funge da supporto/sostegno per i nostri denti .

In condizioni fisiologiche appare di colore “rosa corallo“, compatta e con il tipico aspetto a “buccia d’arancia”,  ricoprendo interamente la radice del dente e parte del suo smalto.

Esistono tuttavia alcune condizioni patologiche e/o traumatiche che possono determinare la perdita di tessuto gengivale e l’insorgenza di “recessioni gengivali”.

Con il termine “recessione gengivale” si intende la migrazione in senso corono-apicale del margine gengivale, con conseguente esposizione della radice del dente.

Le recessioni gengivali possono essere singole o multiple a seconda che colpiscano uno o più elementi dentari, mentre da un punto di vista patogenetico vengono suddivise in recessioni “infiammatorie” e “traumatiche”, a seconda della causa che le ha generate.

Esistono inoltre fattori predisponenti che favoriscono l’insorgenza delle recessioni come la trazione indotta dai frenuli labiali, il malposizionamento dentario e la presenza di una gengiva sottile (biotipo gengivale sottile).

Riguardo le recessioni infiammatorie , la gengivite da tartaro costituisce la causa principale di questo tipo di recessioni, si tratta infatti di uno stato infiammatorio cronico a carico del tessuto gengivale che provoca edema, gonfiore, sanguinamento e, nel caso di un biotipo gengivale sottile, migrazione apicale del margine gengivale e quindi formazione di una recessione.

Le recessioni più frequenti sono però quelle “meccaniche”  o “da trauma” , indotte dal paziente mediante manovre di igiene orale scorrette, ovvero tecniche di spazzolamento incongrue o utilizzo di spazzolini a setole dure.

Recessioni infiammatorie Recessioni da trauma

E’ compito dell’Odontoiatria e dell’Igienista dentale istruire il paziente ad una corretta igiene orale, mostrare la giusta tecnica di spazzolamento, efficace ma al contempo non lesiva per i tessuti, oltre a indicare in maniera personalizzata i presidi meccanici per la detersione delle superfici dentarie (spazzolino elettrico o manuale, setole medie o morbide, filo interdentale o scovolini) a seconda delle caratteristiche anatomiche di ogni singolo paziente.

Le recessioni gengivali sono affezioni da non sottovalutare in quanto possono risultare molto fastidiose per il paziente causando problematiche di natura estetica o di ipersensibilità dentinale.

E’ possibile assistere ad una guarigione spontanea delle recessioni gengivali?

Una piccola % di recessioni , se intercettate precocemente, possono guarire nel tempo con “restitutio ad integrum” del tessuto gengivale; si assiste quindi alla rigenerazione spontanea del tessuto in seguito all’eliminazione dei fattori causali e all’instaurarsi di corrette manovre di igiene orale.

Tuttavia, la maggior parte delle recessioni necessitano di un approccio di tipo chirurgico (la cd. chirurgia ricostruttiva/rigenerativa dei tessuti molli).

La ricopertura radicolare mediante chirurgia è indicata per problemi estetici, per dolenzia gengivale e/o ipersensibilità dentinale.

Le moderne tecniche di chirurgia muco-gengivale rappresentano le armi a disposizione dell’odontoiatra e del parodontologo specialista per il trattamento delle recessioni gengivali.

Si tratta infatti di interventi di piccola chirurgia effettuati nello studio odontoiatrico in anestesia locale, della durata che varia dai 30 minuti (recessione singola) ai 60 minuti (recessioni multiple) e con elevate % di successo, il dolore post operatorio, se presente, viene facilmente gestito con l’assunzione di comuni antinfiammatori, in associazione ad una dieta liquida e fredda per un periodo che varia dai 2 ai 4 giorni.

Ricopertura di una recessione tramite chirurgia muco-gengivale

Quali consigli dare al paziente per evitare l’insorgenza delle recessioni gengivali?

Come detto si tratta di lesioni “autoinflitte” dal paziente stesso mediante errate manovre di igiene orale, per cui bisogna evitare di spazzolare i denti in senso orizzontale optando invece per una tecnica basata su un movimento di tipo vibratorio/rotatorio diretto dal margine gengivale al margine inferiore dell’elemento dentario, evitare spazzolini con setole dure preferendo spazzolini a setole medie o morbide in caso di un biotipo gengivale sottile.

Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l'Università degli studi di Napoli Federico II. Specializzato in Chirurgia Orale presso l'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli Dottore di Ricerca in Parodontologia - Università degli studi di Napoli Federico II Docente/Tutor presso il Master di II Livello in Parodontologia ed Implantologia presso l'Università di Napoli Federico II. Libero professionista in Napoli - Capri - Cercola

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