Sars-CoV-2, il punto sulla persistenza di anticorpi dopo l’infezione

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Due studi pubblicati su Science Immunology hanno documentato la persistenza di anticorpi contro Sars-CoV-2 in centinaia di pazienti con Covid-19 fino ad almeno tre mesi dopo l’insorgenza dei sintomi. Nel primo lavoro, Anita Iyer, della Harvard Medical School di Boston e il suo gruppo hanno monitorato le risposte anticorpali nel sangue di 343 pazienti con Covid-19, concentrandosi sugli anticorpi mirati alla proteina spike fino a 122 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, e confrontandole con quelle di 1.548 soggetti campionati prima della pandemia. Hanno stimato la sensibilità di IgG, IgA e IgM rispettivamente al 95%, 90% e 81% per il rilevamento di individui infetti tra 15 e 28 settimane dopo l’insorgenza dei sintomi.

Tra questi anticorpi, le IgM e le IgA specifiche per la proteina spike hanno avuto vita breve, scendendo al di sotto dei livelli di rilevamento rispettivamente a circa 49 e 71 giorni dopo la comparsa dei sintomi. Al contrario, le risposte delle IgG mirate alle proteine spike sono decadute lentamente in un periodo di 90 giorni. I livelli di IgG specifiche per la proteina spike erano fortemente correlati con i livelli di anticorpi neutralizzanti nei pazienti. I ricercatori inoltre non hanno osservato reattività crociata con altri coronavirus responsabili del raffreddore comune. Anche nel secondo studio, i ricercatori diretti da Baweleta Isho, della University of Toronto, in Canada, hanno osservato che in 402 pazienti con Covid-19 gli anticorpi IgA e IgM diretti al dominio di legame del recettore della proteina spike sono decaduti rapidamente, mentre gli anticorpi IgG sono rimasti relativamente stabili fino a 105 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi. I ricercatori hanno rilevato anticorpi specifici per la proteina spike non solo nel sangue, ma anche nella saliva di questi pazienti.

Anche in questo caso le risposte anticorpali dei pazienti da 3 a 115 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi sono state confrontate con 339 controlli pre-pandemici. I pazienti con Covid-19 hanno mostrato livelli di picco di IgG da 16 a 30 giorni dopo la comparsa dei sintomi, e i livelli di tutti gli anticorpi IgG, IgM e IgA specifici per la proteina spike nel sangue sono stati correlati positivamente ai livelli osservati in campioni di saliva corrispondenti. «Dato che il virus può essere misurato anche nella saliva mediante Pcr, l’uso della saliva come fluido biologico per le misurazioni di virus e anticorpi può avere un valore diagnostico» concludono gli autori.

Science Immunology 2020. Doi: 10.1126/sciimmunol.abe0367
https://doi.org/10.1126/sciimmunol.abe0367
Science Immunology 2020. Doi: 10.1126/sciimmunol.abe5511
https://doi.org/10.1126/sciimmunol.abe5511

 

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