Anemia falciforme: chi ne è affetto perde oltre vent’anni di vita

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«L’anemia falciforme (SCD) ha conseguenze sociali non solo per i costi sanitari, ma anche in termini di mortalità, reddito e qualità della vita». Lo afferma Sophie Lanzkron del Dipartimento di Medicina alla Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora, coordinatrice di uno studio pubblicato su JAMA Network Open. «L’onere della SCD comprende i costi medici diretti e la perdita di produttività, mentre i dati sull’associazione tra mortalità, morbilità e reddito nell’arco della vita sono limitati» scrivono i ricercatori, che hanno dapprima verificato l’aspettativa di vita dei pazienti con SCD calcolando la perdita di reddito nell’arco della vita, e successivamente hanno stimato la riduzione degli anni di vita adeguati alla qualità (QALY). Le fonti dei dati, raccolti tra il 2017 e il 2018, includevano i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, il Sistema nazionale di informazioni sullo screening neonatale e la letteratura scientifica pubblicata. Al termine della raccolta dati, la coorte SCD era formata da 87.328 persone e l’aspettativa di vita prevista è risultata essere di 54 anni contro i 76 anni del gruppo di controllo. Ma non solo: l’aspettativa di vita aggiustata per la qualità (QALY) era di 33 anni contro 67 e il reddito stimato nell’arco della vita era di 1.227.000 dollari per un paziente con SCD contro 1.922.000 dollari per una persona senza SCD, con una perdita di 695.000 dollari dovuta alla differenza di 22 anni nell’aspettativa di vita. «L’analisi ha stimato solo il reddito perso a causa della mortalità prematura, non considerando le spese mediche dirette o altri costi sociali dovuti all’eccessiva morbilità, come i giorni lavorativi persi per disabilità e il tempo trascorso in ospedale» spiegano i ricercatori, sottolineando che, se adeguati alla riduzione complessiva della qualità della vita, le persone con SCD perdono oltre 3 decenni in termini di QALY e circa 700.000 dollari in reddito nell’arco della vita rispetto a chi è senza SCD. «Questi risultati suggeriscono che la SCD ha gravi conseguenze per la società oltre alle risorse necessarie all’assistenza medica, sottolineando la necessità di sviluppare terapie in grado di migliorare la morbilità e la mortalità degli individui con la patologia» conclude Lanzkron.

JAMA Network Open 2019. Doi: 10.1001/jamanetworkopen.2019.15374
https://doi.org/10.1001/jamanetworkopen.2019.15374

 

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