Covid-19, rischio scompenso cardiaco acuto nei bambini. Ecco come intervenire

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Nei bambini, in seguito all’infezione da coronavirus Sars-Cov-2 con sindrome respiratoria acuta, può comparire uno scompenso cardiaco acuto a causa di uno stato infiammatorio grave, noto anche come sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini o Mis-C. Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato su Circulation firmato da Zahra Belhadjer dell’M3c-Necker Enfants Malades a Parigi, e colleghi.

Nell’arco di due mesi durante la pandemia Sars-CoV-2, i ricercatori hanno raccolto dati clinici, biologici e terapeutici in 35 bambini, età media 10 anni, ricoverati in alcune Unità di terapia intensiva pediatrica svizzere e francesi per shock cardiogeno, disfunzione ventricolare sinistra e grave stato infiammatorio. Così facendo hanno scoperto che nel 28% dei casi erano presenti comorbilità, tra cui asma, sovrappeso e, non ultimi, sintomi gastrointestinali. «In un terzo dei partecipanti la frazione di eiezione ventricolare sinistra era minore del 30%» scrivono gli autori, precisando che in otto pazienti su 10 è stato necessario ricorrere a una terapia con farmaci inotropi positivi. Ma non solo: il 28% dei casi ha richiesto un trattamento con Ecmo, acronimo per ossigenazione extracorporea a membrana. La presenza di una tempesta citochinica, complicazione ormai nota che colpisce i casi più gravi di infezione da Covid-19, è emersa dai dosaggi di marker infiammatori come l’interleuchina 6 (mediana 135 pg/mL) e dall’attivazione dei macrofagi (D-dimero: mediana 5.284 ng/mL). Inoltre, in alcuni casi si è verificato anche un aumento del peptide natriuretico cerebrale (media 5.743 pg/mL).
«A fronte di ciò, solo l’8% dei pazienti è risultato positivo all’infezione da Sars-CoV-2» sottolineano i ricercatori, aggiungendo che tutti i pazienti hanno ricevuto immunoglobuline endovena e un terzo è stato trattato con terapia steroidea aggiuntiva. «In 25 su 35 pazienti dimessi dalla terapia intensiva pediatrica la funzione del ventricolo sinistro è stata ripristinata. Nessun paziente è deceduto e lo svezzamento dall’Ecmo ha avuto successo» conclude Belhadjer.

Circulation 2020. Doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.120.048360
https://doi.org/10.1161/CIRCULATIONAHA.120.048360

 

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