Si studia l’ozonoterapia quale rimedio contro il coronavirus

Il trattamento dei malati con l’ozonoterapia associata ai farmaci antivirali ha dunque dimostrato un rallentamento dell’infiammazione e una riduzione dei danni ai polmoni.

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Potrebbe arrivare dall’ozonoterapia una risposta clinica efficace nei pazienti che hanno contratto Covid-19. A provarlo sono i risultati su un piccolo campione di pazienti in seguito ad una sperimentazione avviata all’ospedale di Udine dove su 36 malati con polmonite e difficoltà respiratorie soltanto uno è stato intubato, gli altri sono tutti migliorati e alcuni già dimessi. Il trattamento dei malati con ozonoterapia associata ai farmaci antivirali ha dunque dimostrato un rallentamento dell’infiammazione e una riduzione dei danni ai polmoni. In che cosa consiste? La procedura prevede che dal paziente vengano prelevati 200 millilitri di sangue che sono lasciati interagire con l’ozono per una decina di minuti e che poi gli vengono reiniettati. La tecnica viene ripetuta per tre o quattro volte al massimo. L’infusione di ozono, in pratica, contribuisce a potenziare la risposta dell’organismo nei confronti dell’infezione in atto. Ora bisogna provarla su una platea più ampia di pazienti. Per tutte le terapie, contro questa malattia in parte ancora sconosciuta, siamo in fase di sperimentazione e molti farmaci hanno dato risultati promettenti. Ma si parla di tentativi. Non esiste ancora, purtroppo, un protocollo internazionale per curare omogeneamente il Covid-19.

 

Si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Universita’ di Bologna nel 1992. Si è specializzato, nel 1996, presso la stessa Universita’ in Ginecologia e Ostetricia. Lavora presso la Divisione di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale S.Orsola a Bologna e insegna alla Scuola di Specialita’ in Ginecologia e Ostetricia.

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