Osteoporosi: come curarla senza farmaci. I Campi Elettro Magnetici Pulsati

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Osteoporosi. L’utilizzo di uno strumento come i CEMP, Campi Elettro Magnetici Pulsati, che ha delle potenzialità ed evidenze cliniche straordinarie per la rigenerazione ossea e per il riequilibrio delle disfunzioni metaboliche e non che la sottendono, e che non va assolutamente confuso con la cosiddetta magnetoterapia, è stato uno degli strumenti terapeutici di maggior soddisfazione nella mia decennale pratica clinica nel trattamento della fragilità ossea. La magnetoterapia in senso lato, ha prodotto, salvo rarissimi casi, solo prestazioni localizzate e/o di durata limitata nel tempo.

Ogni paziente, infatti, richiede una personalizzazione delle frequenze biologiche per intensità, frequenza, forma d’onda e tempo, poiché il nostro corpo lavora in un campo di frequenze biologiche compreso tra 1 e 80 hertz. La biologia delle frequenze è poco conosciuta in campo medico e va studiata per poter governare i dispositivi medici. Ciascun Paziente, infatti, è un caso unico e spesso è rappresentato da un mix specifico di disfunzioni. La terapia si deve quindi personalizzare cosa che finalmente è possibile monitorando i risultati ottenuti.

Grazie al supporto del team tecnico che mi affianca, partendo dagli studi fondamentali di Basset, usati dalla Nasa per contrastare l’osteoporosi degli astronauti causata dell’assenza di gravità, e da quelli di Tabrah e Ross, ho verificato che la frequenza di 72 Hertz con onda quadra per tre mesi (aggiungendo 8 ore notturne in quanto è solo di notte che vi sono i picchi circadiani dell’ormone della crescita) porti a dei miglioramenti sintomatici. Migliora la mineralizzazione pur non disinnescando ancora la causa e, quindi, dopo alcuni mesi si riattiva il processo osteoporotico. Grande scoperta ma non stabile nel medio periodo.

Come funziona? Le frequenze rigeneratrici (da 50 a 72 hertz onda quadra) che investono tutto il corpo sistemicamente con uno speciale materassino e non solo una parte, tarano la comunicazione tra cellule e ipofisi produttrice dell’ormone della crescita GH (growth hormone), come se avessimo 30 anni e non 65 ad esempio. La produzione dell’ormone della crescita scende nel corso della vita dal valore 100 dei 25 anni al valore 30 dei 65. Viene dato quindi un segnale che riporta il GH a valori più elevati pur non arrivando mai ai valori tipici dell’età giovanile. Per questo aumentare del 30% il GH consente di migliorare la mineralizzazione ossea e la rigenerazione anche della cartilagine e delle vie nervose senza essere doping e avere effetti collaterali nocivi ( non deve essere utilizzata solo per chi ha tumori in corso, gravidanza o pacemaker).

Le caratteristiche del GH, un potente anabolico con benefici considerevoli e rischi trascurabili a breve/medio termine.

Ormone polipeptidico sintetizzato e secreto dalle cellule somatotrope dell’ipofisi anteriore, il GH è in parte legato a delle proteine di trasporto (GHBP, growth hormone binding protein), la cui sequenza amminoacidica è fortemente simile alla porzione extracellulare del GHR (growth hormone receptor). Le GHPB svolgerebbero un ruolo attivo non solo in circolo, ma anche a livello cellulare regolando il legame del GH al recettore di membrana e la sintesi del recettore stesso attraverso un meccanismo epigenetico. Una molecola di GH si lega ad un recettore specifico di membrana, formando un complesso che promuove la crescita e la differenziazione cellulare.

L’ormone della crescita è fisiologicamente stimolato dal GHRH, inibito dalla somatostatina (a loro volta stimolati da fattori nervosi, metabolici e ormonali).

Ha una secrezione di tipo “pulsatile” con picchi variabili (pasti, attività fisica) e picchi costanti (fase 3 e 4 del sonno 1-4 ore dopo l’addormentamento).

Ha un’emivita di pochi minuti (15′-20′).

Promuove l’accrescimento, processo particolarmente attivo a livello delle cartilagini di accrescimento e delle masse muscolari.

Il fegato sintetizza grandi quantità di IGF-1 e IGF-1BP; tali livelli sono regolati anche dallo stato nutrizionale e dagli ormoni tiroidei.

La secrezione del GH è di tipo pulsatile; l’esercizio fisico stimola la secrezione dell’ormone della crescita

Valori di GH basali superiori a 5 ng/ml, accompagnati da concentrazioni di IGF-1 superiori a 2 U/ml sono indicativi di un eccesso secretorio.

Utilizzando la MOC DEXA (Dual-energy X-ray absorptiometry) come parametro di controllo dei risultati ottenuti con l’uso del protocollo di Basset con onda quadra, sono stati inseriti nei programmi di somministrazione dei CEMP i fattori correlati considerati a monte del processo osteoporotico.

L’onda del riequilibrio sinusoidale, trascurata dai Cemp, sino ad ora utilizzabili, è tale da influire positivamente in base alle diverse frequenze su tantissimi aspetti: dalle asimmetrie muscolari e posturali, agli ormoni dello stress, alle disfunzioni de metabolismo, alla funzione antinfiammatoria e antiedemigena e molto altro.

Impostando programmi con fasi di riequilibrio e di rigenerazione alternate, e tarate specificatamente sul Paziente, si possono ottenere risultati più veloci, efficaci e stabili nel tempo.

Dott. Gianfranco Pisano Laureato in Medicina e Chirurgia all’ Università la Sapienza Roma Master in Medicina dello Sport, Università di Siena Master malattie metaboliche dell'osso, osteoporosi, Università di Firenze Master Fitoterapia, Università di Trieste e Computense di Madrid

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