Esistono efficaci metodi per tenere l’indice glicemico sotto controllo. La prima regola IN ASSOLUTO, è quella di non mettere nel piatto più di un alimento che abbia un IG medio o alto.
Come primo suggerimento è quello di porre attenzione agli abbinamenti: se si sceglie di mangiare pasta bisogna evitare il pane, se si desiderano le patate non aggiungiamo accanto anche un piatto di riso.
Come secondo suggerimento consiglio di affiancare il nostro alimento con un indice glicemico alto ad una proteina perché rallenta così la velocità con cui gli zuccheri alzano la glicemia.
Tipica composizione di un pasto potrebbe essere 50 g di pasta o riso con 100 g di tacchino, ricco di arginina, un amminoacido antiage che favorisce la tonificazione dei tessuti, o si possono inserire nello stesso pasto 40 g di cereali e 30 g di legumi, efficaci anche come anticolesterolo.
Aggiungiamo sempre tanta verdura per abbassare l’IG di un cibo. Si potrebbe sfruttare l’azione delle fibre presenti in questa categoria di alimenti per rallentare l’assorbimento degli zuccheri. Ottimo abbinamento potrebbe essere un cibo con IG medio-alto a una porzione abbondante d’insalata, zucchine o fagiolini.
Anche i grassi possono aiutare a incentivare la perdita di peso ma se usati con giudizio. Ad esempio un piatto di riso bianco ha un IG alto ma uncucchiaio di olio ne abbassa l’IG e nonostante le calorie aumentino, il piatto ingrasserà meno. Sfruttiamo i grassi buoni, come olio extravergine d’oliva, semi oleosi e avocado.
Le bevande fanno la differenza. Per esempio una coca cola contiene un equivalente pari a 7 cucchiaini di zucchero ed è facile concludere che ha un impatto notevole su linea e glicemia.
Inoltre in forma liquida, quindi più assimilabile, alimenti a basso IG, PURTROPPO SI TRASFORMANO AD ALTO IG. I mirtilli, ad esempio, hanno un IG pari a 25, mentre il succo di mirtillo ha un IG PARI A 50. Un’arancia ha un IG pari a 35 e una spremuta dello stesso frutto sale inesorabilmente a 45.
Per abbassare l’IG di un succo di frutta possiamo aggiungere mezzo cucchiaino di semi di chia.
Il modo di cucinare può influenzare l’indice glicemico degli alimenti. (Parte seconda verrà pubblicato mercoledì 3 Ottobre)