Reazione agli anniversari, cosa si può fare

Quando si perde un proprio caro è molto probabile che vi siano determinati periodi dell'anno che ci appaiono più duri da affrontare perché il senso di vuoto e la tristezza dovuta alla mancanza si accentuano o riaffiorano anche se li credevamo ormai sentimenti sopiti.

Tagmedicina, anniversari
- Adv -

Nei giorni antecedenti a questi “anniversari” potrebbero anche comparire sintomi psicosomatici in quanto potremmo non essere consapevoli di questo acuirsi della mancanza come ad esempio emicranee, mal di schiena, insonnia, agitazione o nervosismo. Ciò viene chiamato “reazione agli anniversari”. E’ possibile che all’avvicinarsi del compleanno della persona scomparsa, alle feste tradizionali che riguardano lo stare in famiglia, ai momenti o date significative si amplifichino il senso di vuoto e di perdita. E’ altresì possibile che ci si senta più sensibili ed inclini al pianto. Un esempio di questa “reazione agli anniversari” potrebbe essere rappresentato dalle tante famiglie che hanno vissuto la perdita di un bambino. Queste famiglie davanti al ritorno tra i banchi di scuola dei bambini possono percepire un maggior malessere e tristezza dovuto al senso di mancanza ed ingiustizia che provano nel sapere che per i loro bambini perduti non ci sarà nessun banco ad attenderli. Anche le festività possono accentuare il senso di perdita e solitudine, specie se si era abituati a passare insieme tali festività. Il compleanno della persona scomparsa ed altre date significative come la data di morte possono produrre nei famigliari anche molti giorni prima un senso di malessere diffuso e tristezza. Per alcune famiglie che hanno perso un bambino tutto il mese in cui il bambino è deceduto può apparire molto pesante da affrontare. Di solito poi questi sintomi sia psicosomatici che legati all’umore migliorano quando ci si allontana dalla data significativa. Che cosa si può fare per migliorare il benessere di queste persone? Innanzitutto è importante riconoscere di sentirsi più sensibili e tristi in questi periodi ed è altresì importante poterne parlare liberamente. Sarebbe utile che le persone che ci circondano fossero disposte ad ascoltare ed anche a non lasciare soli chi mostra una “reazione agli anniversari”. Spesso ci si può sentire a disagio davanti a qualcuno che soffre e si può avere la sensazione di non sapere che cosa dire. Io consiglio sempre di non dire nulla se non “Sono qui”. Sono disposto ad ascoltare e ad accogliere il tuo dolore”. Ricordiamoci sempre: non possiamo curare la morte ma possiamo prenderci cura di ciò che resta.

Specializzata in psicoterapia sistemico-relazionale, la Dott.ssa Negrini Licia ha conseguito la specializzazione presso l’Istituto di Psicoterapia Sistemico relazionale I.S.C.R.A di Modena ed è iscritta all’Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna. Si è laureata presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna e svolge attività di libero professionista di Psicoterapia in ambito individuale, di coppia, familiare e di gruppo. E’ autrice di articoli di divulgazione scientifica on-line presso la rivista Tagmedicina. E’ specializzata nel sostegno alla coppia ed alle famiglie dopo la perdita di un figlio, aborto, interruzione volontaria di gravidanza, infertilità di coppia, lutto complesso e nuove gravidanze dopo una perdita. Si occupa inoltre di dipendenze patologiche tra cui le ludopatie, le nuove dipendenze da internet ed il gioco d’azzardo patologico. Lavora nella negoziazione dei conflitti familiari e per la genitorialità condivisa nella separazione. Lavora con gli adolescenti e le loro famiglie nelle difficoltà del cambiamento del ciclo vitale ed offre consulenza e supervisione agli insegnanti per prevenire il bullismo, le ludopatie, l’isolamento sociale e le problematiche legate all’adolescenza. Si occupa inoltre di disturbi neurodegenerativi della terza età per offrire consulenza e sostegno alle persone con Alzheimer e demenze ed alle loro famiglie per migliorare la qualità della vita ed il benessere percepito. Svolge training di stimolazione della memoria e prevenzione alle demenze.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui