Vulvodinia o sindrome vulvo vestibolare, colpisce una donna su sette a tutte le età ma con una prevalenza tra i 20 e i 40 anni ed è una patologia organica ginecologica caratterizzata dall’infiammazione delle terminazioni nervose del nervo pudendo che irrorano il clitoride, il perineo e la vagina. E’ chiaro che il pudore e l’imbarazzo blocchi le donne dal parlarne e anche tra gli addetti ai lavori pochi sono gli esperti che sanno trattarla. Il fastidio si trasforma in dolore e la vita sessuale finisce in stand by. La nuova strategia terapeutica per combatterla che ha la finalità di decontrarre il pavimento pelvico e disinfiammare il nervo implicato prevede la collaborazione tra un ginecologo, un microbiologo , un gastroenterologo e un osteopata perché sembra ci sia un legame tra vulvodinia e colon irritabile. Un approccio multidisciplinare, come sempre oggi, può risolvere il problema.
Vulvodinia, una donna su sette ne soffre in silenzio
Un approccio multidisciplinare, come sempre oggi, può risolvere il problema
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