Alimentazione: ecco come curarsi con il cibo

La nuova frontiera della medicina. Se n’è parlato in un master a Bologna a cui Tagmedicina era presente con un proprio inviato.

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Sabato e domenica 24/25 febbraio scorsi all’hotel Savoy a Bologna si è svolta la prima fase del master in chetogenesi della “Ketogenic diet academy” promosso dalla SINUT (società italiana di nutraceutica). Tag Medicina era presente all’evento con un proprio inviato.
I migliori esperti nazionali della materia, coordinati scientificamente dal Prof. A. Cicero presidente della SINUT e docente presso l’Università “Alma Mater” di Bologna, si sono avvicendati per affrontare e sviluppare le conoscenze attorno a questo nuovo modo di generare salute. Fino ad oggi si era sempre vista l’alimentazione come uno strumento importante ma sussidiario alla salute; oggi la prospettiva sembra  cambiare.

La corretta nutrizione diventa con forti evidenze scientifiche uno strumento terapeutico vero e proprio e soprattutto idoneo a risolvere patologie croniche importanti allo stesso modo dei farmaci tradizionalmente impiegati. In altre parole spesso l’alimentazione fornita secondo schemi rigorosi e sotto controllo medico determina modificazioni biochimiche all’interno del corpo umano tali da condurre il corpo stesso fuori dai confini patologici per riacquistare la salute. Tagmedicina, sana alimentazioneInsomma il cibo è anche un vero e proprio farmaco che richiede quindi, in alcuni casi, di dovere essere somministrato con precise posologie e schemi. Il consumo eccessivo di carboidrati e soprattutto di carboidrati raffinati meglio conosciuti come zuccheri produce nel nostro organismo una condizione permanente di infiammazione cronica ed insulino resistenza. Queste due condizioni sembra stiano alla base, con diversa evidenza per le diverse condizioni patologiche, di tutte le principali malattie contemporanee soprattutto diabete, malattie cardiovascolari e tumori. Avere una alimentazione scorretta con poche fibre, molti carboidrati raffinati, troppe proteine conduce nel tempo, assieme ad una scarsa attività fisica, all’aumento sensibile del rischio di contrazione di una delle malattie elencate. Inversamente se la nostra alimentazione viene impostata per periodi limitati ma periodici con schemi di tipo chetogenico ossia poche calorie, pochi carboidrati, una quantità normale di grassi soprattutto vegetali e proteine anche esse nella quantita fisiologica di circa 1-1,2 gr. pro kilo, fibre e acqua, in questo modo si generano nel nostro organismo meccanismi biochimici che abbassano efficacemente l’insulinoresistenza e l’infiammazione cronica ricostituendo così le condizioni per recuperare e mantenere un ottimo stato di salute permettendo inoltre, in questo modo, di poter diminuire l’assunzione di farmaci tradizionali.

Si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Bologna nel 1990. Specializzato a Bologna nel 1994 in Medicina del Lavoro. Ha conseguito un Master in "Bioetica Generale e Clinica" nel 2006 all'Università Politecnica delle Marche di Ancona. Nel 2016 ha conseguito un Master in "Nutrizione umana" a Roma con il Prof. Eugenio del Toma. Attualmente lavora come Medico di Famiglia a Bellaria Igea Marina (RN) e come Medico del Lavoro libero professionista.

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