Ecco come preservare la fertilità femminile … ovvero il “Social freezing”

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Il congelamento sociale degli ovociti, noto anche come “social freezing” o crioconservazione degli ovociti per scopi non medici, è una pratica che consente alle donne di preservare i propri ovociti in una fase più fertile della loro vita, per poterli utilizzare in futuro. Questa opzione è diventata sempre più discussa, soprattutto in un contesto sociale in cui l’età media del primo parto è in aumento e le donne spesso desiderano posticipare la maternità per motivi personali, professionali o per la mancanza di un partner adatto.

Perché le donne scelgono il congelamento sociale degli ovociti?

Le motivazioni principali che spingono le donne verso il social freezing includono:

* Ragioni socio-economiche: Difficoltà a conciliare vita lavorativa, personale e familiare, instabilità economica e incertezza che rendono difficile una pianificazione a lungo termine.

* Assenza del partner: Molte donne decidono di congelare gli ovociti perché non hanno ancora trovato il “partner giusto” con cui costruire una famiglia.

* Carriera professionale: La volontà di concentrarsi sulla propria carriera prima di affrontare la maternità.

* Problemi di salute (non immediati): Anche se il “social freezing” è per motivi non medici, in alcuni casi si può scegliere di farlo prima di trattamenti medici che potrebbero compromettere la fertilità (ad esempio, per alcune patologie ginecologiche o autoimmuni che potrebbero richiedere terapie future).

Come funziona la procedura?

La crioconservazione degli ovociti comporta diverse fasi:

* Stimolazione ovarica: Somministrazione di farmaci ormonali per stimolare le ovaie a produrre più ovociti.

* Monitoraggio: Controlli ecografici e analisi del sangue per monitorare la crescita dei follicoli.

* Prelievo ovocitario: Un intervento minimamente invasivo in cui gli ovociti vengono prelevati dalle ovaie sotto guida ecografica.

* Congelamento (crioconservazione): Gli ovociti vengono congelati utilizzando tecniche di vitrificazione, un metodo di congelamento rapido che previene la formazione di cristalli di ghiaccio e ne preserva l’integrità.

* Conservazione: Gli ovociti congelati vengono conservati in azoto liquido fino a quando la donna non decide di utilizzarli.

Costi e considerazioni in Italia

In Italia, il congelamento sociale degli ovociti è una procedura che sta guadagnando terreno, sebbene sia meno diffusa rispetto ad altri paesi occidentali. I costi possono variare notevolmente e generalmente comprendono:

* Costo della procedura: Il ciclo completo, che include visite, esami diagnostici, induzione e monitoraggio dell’ovulazione, e il prelievo degli ovociti, può variare da 3.000 a 4.000 euro.

* Costi di mantenimento: A questi si aggiungono i costi annuali per la conservazione degli ovociti, che si aggirano intorno ai 200 euro all’anno.

È importante notare che il costo del social freezing è a carico della donna, in quanto non rientra nelle prestazioni coperte dal sistema sanitario nazionale per motivi non medici.

Considerazioni importanti

* Età ottimale: La qualità e la quantità degli ovociti diminuiscono con l’età. L’età ideale per il congelamento degli ovociti è generalmente sotto i 35 anni, quando la riserva ovarica è ancora ottimale. Per donne sotto i 35 anni, si consiglia il congelamento di 10-12 ovociti, mentre per quelle sopra i 35 anni potrebbero essere necessari circa 20 ovociti per avere una ragionevole possibilità di gravidanza futura.

* Tassi di successo: Il successo di una gravidanza con ovociti congelati dipende da diversi fattori, inclusa l’età della donna al momento del congelamento e il numero di ovociti crioconservati. Non c’è una garanzia di successo al 100%.

* Consapevolezza: Studi in Italia hanno mostrato che la consapevolezza riguardo al declino della fertilità legato all’età e alla possibilità del social freezing è ancora limitata tra le giovani donne rispetto ad altri paesi.

Il congelamento sociale degli ovociti rappresenta un’opportunità per molte donne di avere un maggiore controllo sul proprio percorso riproduttivo, consentendo loro di bilanciare aspirazioni personali e professionali con il desiderio di maternità.

Prof Lamberto Coppola
• Laureato in Medicina e Chirurgia nell’Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1977; • Specializzato in Ginecologia ed Ostetricia nell’ Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1981; • Specializzato in Andrologia nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode nel 1985; • Perfezionato in Sessuologia Clinica nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode; • Master in Endoscopia Ginecologica Avanzata – Università di Bari; • Master in Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Tecniche di Fecondazione Assistita presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Università di Palermo; • Primario Idoneo di Ostetricia e Ginecologia con il massimo dei voti nel 1987; • Diplomato in “Ipnologia Clinica” presso l’Istituto “Franco Granone” di Torino • Professore di Fisiopatologia della Riproduzione Umana presso la Scuola di Specializzazione in Andrologia dell’Università di Pisa dal 1987 al 2004 e Professore di Biochimica sistematica Umana presso l’Università della Calabria dal 1999 al 2001; • Attualmente è Tutor Aziendale per le Tesi di Laurea e Docente nei Seminari Integrativi di semiologia nella Facoltà di Scienze, Corso di Laurea in Biologia, Università del Salento; • Pioniere della Procreazione Medicalmente Assistita in Italia, nel 1984 fonda in Puglia la prima Banca del Seme Italiana con autorizzazione specifica conservazione dei gameti maschili e fecondazione artificiale; • Attualmente è Direttore dei Centri Integrati di Andrologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana Tecnomed di Nardò e Gallipoli e Casa di Cura “Fabia Mater” di Roma dove viene praticata diagnostica all’avanguardia e ricerca scientifica nel campo delle patologie di coppia e le più moderne tecniche di procreazione assistita. • Fondatore e componente del C.E.C.O.S. ITALIA (Centri per la Conservazione degli Ovociti e Spermatozoi); • Fondatore e Consigliere Nazionale della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.); • Coordinatore del gruppo d’interesse di Medicina di Coppia della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R); • Delegato Regionale dell’Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri (AGEO) e della Società Italiana di Fitoterapia ed Integratori in Ostetricia e Ginecologia (SIFIOG); • Autore di 196 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali; • Relatore, moderatore e discussant nei principali convegni scientifici nazionali ed internazionali della disciplina che esercita.

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