LEAF EXPANDER

Visto che il Dott.Gian Piero Torresi è un esperto di ortodonzia Specialista Ambulatoriale AST Fermo ci facciamo spiegare che cosa è il LEAF EXPANDER:

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Prima di addentrarci nell’apparecchio ortodontico è doveroso effettuare delle premesse:

Quando viene usato: prevalentemente nei casi di morso crociato chiamato (cross bite)che è la conseguenza di una discrepanza della dimensione trasversale tra i processi dento-alveolari dei due mascellari sostenuta o meno da una discrepanza scheletrica.La discrepanza trasversale mascellare associata a cross-bite posteriore mono o bilaterale è riscontrabile nel 6-30% della popolazione.Per risolvere questa patologia preferibilmente se è in dentatura mista,si usano apparecchiature ortopediche(in grado di aprire la sutura mediana del palato)o ortodontiche che per definizione modificano la sola posizione dei processi dento-alveolari laterali.Tra le metodiche più popolari c’è quella del( E.R.P.) che fu introdotta nel 1860 da Emerson Angell,però a quel tempo non trovò molto consenso,perché secondo gli ortodontisti dell’epoca non era in grado di aprire la sutura palatina,35 anni dopo con la scoperta dei raggi X (Rontegen)dimostrò che era vero.

Dott G.Torresi negli anni c’è stata una evoluzione per quanto riguarda espansione o le tecniche sono sempre le stesse.

Lespansinoe del mascellare superiore nei casi di discrepanza trasversale è un argomento che mi stà molto a cuore,partendo dalla mia tesi di laurea dal titolo:ESPANSIONE RAPIDA DEL MASCELLARE SUPERIORE E SUE EVOLUZIONI.Come prima cosa intendo ringraziare il Sig.Paolo Giusti della ditta LEONE azienda leader nel campo dell’ortodonzia che mi ha fornito molto materiale.Fino a quel tempo veniva usato ERP che poteva essere attivato per l’espansione rapida o lenta.Nel corso degli anni ci sono state molte evoluzioni.

Dott.G.Torresi che cosa è cambiato tra ERP e il life half expander:

Se guardiamo la forma non è dissimile all’ERP che viene usato sia per l’espansione rapida che lenta la differenza sostanziale è nella componente attiva del dispositivo.E’ costituito da una struttura metallica in cromo cobalto che incorpora una vite centrale che quando viene attivata comprime 2 o 3 molle a forma di balestra.una volta compresse le balestre si espandono e rilasciano una forza costante e continua che allarga il manufatto e va a scaricarsi sui processi dento-alveolari del mascellare superiore espandendoli ovvero lo stesso funzionamento dell’ERP tradizionale.Tipicamente i denti di ancoraggio sono i primi molari permanenti,oppure se il paziente è molto giovane i secondi molari decidui,con le barre laterali metalliche ben aderenti ai colletti linguali dei diatorici.La vite centrale deve essere scelta in base al tipo di discrepanza trasversale,perché essa può essere di 6 mm oppure di 9 mm e le forze espresse di 450 o 900 grammi.Le molle a balestra vengono preattivate in laboratorio schiacciandole e tenendole bloccate tramite una legatura che include sia la vite che le molle stesse.Una volta che l’apparecchio è stato inserito in bocca e le molle siano state sbloccate si ottiene una prima espansione di 3 mm o 4,5 mm in base al tipo di apparecchio utilizzato.In base alle esigenze cliniche l’apparecchio può essere riattivato tenendo conto che un quarto di giro corrisponde a 0,1 mm di attivazione e 10 quarti ad 1 mm di espansione.Una volta terminata espansione viene tenuto in bocca passivamente per circa 6-8 mesi come contenzione.

Dott.Torresi dopo il leaf expander siamo arrivati al capolinea o ci sono state altre evoluzioni:

Assolutamente no perché attualmente esiste un’altra evoluzione è uscito il LEAF SELF EXPANDER,che è un espansore autoattivabile quindi non necessita di essere attivato da parte del clinico perché è privo di vite.Il suo funzionamento si basa sulla elasticità delle balestre in Ni-Ti da cui è composto,rilasciano forze continue e controllate.Esistono due tipi di Leaf Self Expander in base alla capacità di espansione,ovvero se vogliamo espandere 6 o 9 mm.Nel primo caso l’apparecchi presenta 4 balestre e nel secondo caso 6 balestre.Sia nel primo che nel secondo caso possono essere applicate forza da 450 e da 900 grammi,la forza da applicare viene decisa dall’ortodontista.L’efficacia di questo dispositivo ad espansione lenta nei soggetti in crescita è sovrapponibile alle tecniche ottenute con l’espansione rapida,l’unica differenza che questo tipo di apparecchio presenta un maggior effetto espansivo a livello anteriore.

5)Dott.G.Torresi quali sono i vantaggi di questo tipo di apparecchio:

Indubbiamente il primo che è un apparecchio no-compliance

Il comfort per il paziente che non avverte dolore anche nella prima settimana di trattamento

Lo sviluppo di forze predeterminate,leggere e costanti secondo le indicazioni del costruttore

La capacità di agire sulla sutura palatina anche se in modo limitato

L’aumento dei diamerti mascellari tra decidui e permanenti

L’aumento di diametro delle cavità nasali

Un miglior controllo dell’inclinazione vestibolare dei molari

La semplicità di attivazione e la riduzione del numero di appuntamenti richiesti favorendo sia il paziente che l’ortodonzista.

Ci tengo a ringraziare il Sig.Paolo Giusti della Ditta Leone azienda leader nell’ortodonzia perché fin dai miei primi passi nel mondo ortodontico mi ha sempre fornito materiale eccellente,il Laboratorio ILO del Sig.Giammarini Roberto che in ricordo del padre Arnaldo ancora collaboriamo ed il Dott.Roberto Ferro grande esperto di discrepanze trasversali del mascellare superiore.

Dott. Gian Piero Torresi
Titolare dell’omonimo studio odontoiatrico con sede in Fermo, nelle Marche. Protesi fissa, protesi mobile, impiantologia, chirurgia orale e ortodonzia sono le principali attività svolte. Nato nel 1964, si è specializzato in odontoiatria forense. Laurea in Odontoiatria presso univpm Ancona 2)Per 15 anni odontoiatra nella medicina Penitenziaria,carcere Montacuto,Marino del Tronto,Barcaglione Specialista Ambulatoriale presso AST Ancona 3)libero professionista come Odontoiatra Forense e Legale e delle Assicurazioni in Fermo 4)Collaborazioni con Avvocati,Medici Legali Compagnie di Assicurazioni. Relatore in varie conferenze sia in Italia che all’estero, 5)Autore di molte pubblicazioni di Odontoiatria Forense e Legale

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