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Leggere le etichette alimentari può sembrare un’impresa ardua, ma con pochi accorgimenti è possibile fare scelte più consapevoli e salutari.
Ma quali sono i punti chiave
1. Ingredienti: Ordine e Trasparenza
Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di quantità. Se tra i primi posti compaiono zuccheri come glucosio, sciroppo di mais o maltodestrina, è probabile che il prodotto contenga una quantità elevata di zuccheri aggiunti. La dott.ssa Di Martino in consiglia di prestare attenzione anche alle denominazioni meno evidenti:
“Termini come ‘sciroppo di glucosio-fruttosio’ o ‘sucrose’ sono altre forme di zucchero. Se appaiono tra i primi ingredienti, è un segnale da non sottovalutare.”
2. Tabella Nutrizionale: Cosa Monitorare
La tabella nutrizionale fornisce informazioni essenziali per valutare la qualità del prodotto. Ecco alcuni parametri da considerare:
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Zuccheri aggiunti: preferibilmente inferiori al 5% del peso totale.
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Grassi saturi: meno di 1,5 g per 100 g.
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Sale: meno di 0,3 g per 100 g.
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Fibre: almeno 3 g per 100 g.
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Questi valori aiutano a orientarsi verso scelte più equilibrate e a ridurre l’assunzione di nutrienti indesiderati.
3. Attenzione alle Dichiarazioni di Marketing
Espressioni come “senza zuccheri aggiunti”, “light” o “naturale” possono essere fuorvianti.
“Queste etichette non garantiscono un prodotto sano. È fondamentale leggere sempre l’elenco degli ingredienti e la tabella nutrizionale per avere un quadro completo.”
4. Additivi e Conservanti: Leggere le Sigle
Le sigle precedute dalla lettera “E” identificano gli additivi alimentari. Non tutti sono dannosi, ma una lunga lista di additivi può indicare un prodotto altamente processato.
“Optare per prodotti con pochi additivi e preferire quelli con ingredienti semplici e riconoscibili.”
5. Data di Scadenza: Comprendere le Differenze
È importante distinguere tra “da consumarsi entro” e “preferibilmente entro”:
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“Da consumarsi entro”: indica la data entro cui il prodotto mantiene le sue caratteristiche qualitative e di sicurezza.
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“Preferibilmente entro”: suggerisce il periodo ottimale per consumare il prodotto, ma non implica un rischio immediato dopo tale data.
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