Dolore Cronico: è anche una questione di ormoni?

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1. Che cos’è il dolore cronico e cosa ci dicono gli studi recenti
Negli ultimi anni, la ricerca sul dolore cronico ha finalmente cominciato a includere anche soggetti di sesso femminile nei modelli sperimentali. Questo ha portato a scoprire differenze sostanziali nei meccanismi che regolano la percezione del dolore nei due sessi. Non è un dato marginale: oltre il 50% delle persone affette da dolore cronico sono donne.

Il peso sociale ed economico del dolore persistente è in crescita: aumenta il ricorso a visite mediche e farmaci, e il costo per il sistema sanitario è sempre più elevato. Ma c’è anche un impatto sulla qualità della vita: uno studio del 2006 ha stimato oltre 3000 ore lavorative perse a causa del dolore cronico. Circa il 14–17% dei pazienti ha perso il lavoro, il 20% lo ha cambiato e un numero significativo riferisce sentimenti di esclusione sociale, perdita di ruolo familiare e sintomi depressivi.

Eppure il dolore nasce come una funzione protettiva: ci segnala pericoli e ci aiuta a evitarli. Quando però continua anche dopo la risoluzione della causa scatenante, si trasforma in una vera e propria patologia. Un articolo pubblicato nel 2021 ha evidenziato come le differenze di genere nella percezione del dolore possano essere legate all’influenza degli ormoni sessuali (1).

2. Testosterone: un possibile fattore protettivo
Il testosterone, ormone prevalentemente maschile ma presente anche nelle donne, ha dimostrato effetti antinfiammatori che potrebbero influenzare positivamente la percezione del dolore. In uomini con bassi livelli di testosterone, la terapia sostitutiva riduce la produzione di citochine proinfiammatorie come TNFα, IL-1β e IL-6, che sono coinvolte nei processi dolorosi (2).

Nelle donne, livelli più elevati di testosterone sono stati associati a una riduzione del dolore cervicale e scapolare (3), e la terapia con testosterone ha mostrato benefici anche nei casi di artrite reumatoide in entrambi i sessi (4).

Un esempio clinico interessante è rappresentato dalla vulvodinia, una condizione dolorosa cronica della zona genitale femminile: in questi casi, l’applicazione locale di testosterone bioidentico, spesso combinato con estriolo, può migliorare significativamente la sintomatologia (5). La naturale minor concentrazione di testosterone nelle donne potrebbe contribuire alla loro maggiore vulnerabilità al dolore cronico.

3. Estradiolo: doppia faccia nella modulazione del dolore
Il ruolo dell’estradiolo, principale ormone estrogenico, nel dolore cronico è complesso e a tratti contraddittorio. Alcuni studi indicano che l’estradiolo possa amplificare il dolore stimolando specifici gangli nervosi come quelli del trigemino, implicati, ad esempio, nell’emicrania (6).

È stata riscontrata una maggiore presenza di recettori estrogenici nei gangli trigeminali delle femmine rispetto ai maschi, suggerendo una spiegazione biologica per la maggiore incidenza dell’emicrania tra le donne. In particolare, l’estradiolo sembrerebbe facilitare la vasodilatazione, un possibile fattore scatenante del dolore in condizioni come la sindrome temporo-mandibolare.

Tuttavia, numerose ricerche attribuiscono agli estrogeni un effetto protettivo. In modelli animali, l’estradiolo riduce l’infiltrazione di cellule immunitarie nei tessuti infiammati (7) e preserva l’integrità della barriera emato-encefalica, cruciale per la salute cerebrale (6).

Durante la menopausa, il calo dell’estradiolo è spesso associato a un aumento delle citochine proinfiammatorie e a una recrudescenza di dolori articolari, lombalgie, cefalee. Questo ha portato a ipotizzare che non tanto il livello assoluto di estradiolo, quanto le sue fluttuazioni, possano rappresentare il vero “innesco” del dolore cronico.

4. Come intervenire?
● Valutare l’assetto ormonale nelle pazienti con dolore cronico, soprattutto in condizioni come vulvodinia, endometriosi, fibromialgia, dismenorrea, cefalea e dolori articolari.
● In presenza di squilibri, considerare una terapia sostitutiva personalizzata con ormoni bioidentici, mirata al ripristino fisiologico e alla stabilizzazione del quadro ormonale.
● Nelle forme localizzate come la vulvodinia, l’impiego di creme topiche a base di testosterone ed estriolo può rappresentare un’opzione efficace e ben tollerata.

La comprensione dell’interazione tra sistema endocrino e dolore rappresenta una frontiera importante della medicina personalizzata, aprendo nuove strade terapeutiche per condizioni ancora troppo spesso considerate “di difficile gestione”.

Bibliografia

1. Lenert ME. Sensory Neurons, Neuroimmunity, and Pain Modulation by Sex

Hormones Endocrinology. 2021 Aug; 162(8)

2. Malkin  CJ.The effect of testosterone replacement on endogenous inflammatory

cytokines and lipid profiles in hypogonadal men. J Clin Endocrinol

Metab.  2004;89(7):3313-3318.

3.  Kaergaard  A. Association between plasma testosterone and work-related neck

and shoulder disorders among female workers. Scand J Work Environ

Health.  2000;26(4):292-298.

4.  Morales  AJ. Effects of replacement dose of dehydroepiandrosterone in men and

women of advancing age. J Clin Endocrinol Metab.  1994;78(6):1360-1367.

5.  Burrows  LJ. The treatment of vestibulodynia with topical estradiol and

testosterone. Sex Med.  2013;1(1):30-33

6. Warfvinge  K. Estrogen receptors α, β and GPER in the CNS and trigeminal

system—molecular and functional aspects. J Headache Pain.  2020;21(1):131.

7. Maggioli  E. Estrogen protects the blood-brain barrier from inflammation-

induced disruption and increased lymphocyte trafficking. Brain Behav

Immun.  2016;51:212-222.

Dott.ssa Federica Rossi
Dott.ssa Federica Rossi Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia e Ostetricia PhD in Medicina Prenatale Università di Roma Tor vergata Dirigente Medico UOC Ginecologia e Ostetricia Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma fino al 2022. Docente presso il corso di Laurea in Ostetricia presso Università di Roma Tor Vergata fino al 2024. Esperta in endocrinologia ginecologica, ormoni bioidentici e microbiota. Attività libero-professionale - aree di interesse: • Metodo ormoni bioidentici - Endocrinologia ginecologica • Adolescenza • Menopausa • Vulvodinia • Endometriosi • Poliabortività • Microbiota • Lipidomica Il CV completo si può scaricare sul sito www.federicarossiginecologa.it

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