INTRODUZIONE
Gli occhi cangianti sono un simbolo di bellezza e nell’antichità si pensava che chi li possedeva avesse poteri magici.
Gli occhi che cambiano colore con la luce sono affascinanti.
Gli occhi cangianti sono una caratteristica specifica di alcuni tipi di occhio che hanno la capacità di cambiare colore in base alla luce esterna. Anche se in passato si pensava che avere le iridi cangianti fosse quasi una dote magica, oggi sappiamo che in realtà il merito di questo splendido effetto è dovuto alla melanina presente all’ interno dell’iride. Nessun significato misterioso, quindi, anche se la leggenda vuole che le persone dotate di occhi cangianti siano particolarmente intelligenti e dotate di un istinto innato.
Gli occhi cangianti hanno la particolarità di cambiare sfumatura di colore in base alla luce e alla temperatura.
Il colore degli occhi rari in cima alla classifica è il verde. In generale infatti si stima che solo il 2% della popolazione mondiale lo possedeva. Si parla dunque di una pecularietà che coinvolge appena l’1% delle persone a livello planetario.
Ogni volta che guardiamo negli occhi qualcuno,avvertiamo un’energia visibile, gli occhi sono lo specchio dell’anima.
In molti casi, gli occhi possono manifestare una grande quantità di emozioni come : gioia, tristezza,paura,rabbia e disgusto.
Quando si è felici, ad esempio, le pupille tendono a dilatarsi leggermente, mentre quando si è ansiosi o spaventati possono al contrario restringersi. Tuttavia, è importante notare che questi segni non sono sempre univoci e possono essere influenzati da vari fattori, inclusi quelli ambientali.
Gli occhi inoltre possono rivelare anche la sincerità o l’inganno. Secondo la saggezza popolare, infatti, se le parole possono in qualche modo celare la verità, “gli occhi non mentono mai“.
PIGMENTO LA MELANINA
Ciò che determina il colore degli occhi rari o più comune è la melanina nell’iride, la stessa che influenza l’abbronzatura e il fototipo della pelle. Maggiore melanina determina gli occhi scuri, quindi assorbono più luce, il che li fa apparire più scuri. “È un’interazione tra la quantità di melanina e l’architettura dell’iride stessa”, spiega il dottor Heiting. “È un’architettura molto complessa”. Ed è un’architettura che potrebbe influenzare anche la nostra vista, e la salute dei nostri occhi in generale. Poca melanina corrisponde a occhi chiari, perché il blu riflette, o disperde, più luce di quanta ne assorba .Tinte e sfumature però non dipendono solo dalla quantità del pigmento.
Ciò che conta infatti è pure la sua quantità o combinazioni con altre sostanze.
Questa sorta di ” tavolozza” genetica spazia in uno spettro cromatico tra giallo, castano, rosso e nero.
Secondo uno studio del Febbraio 21, 2024 di Enrico DS , Gary Heiting, optometrista e redattore senior del sito web All About Vision, ha spiegato che il colore degli occhi è determinato dalla quantità di melanina (che è marrone per natura) nell’iride .
Nello studio in questione hanno dimostrato come l’attitudine alla lettura possa essere influenzata dalla quantità di melanina presente negli occhi. È interessante notare che tutti gli occhi umani sono marroni,nonostante possano apparire di color nocciola, verde o blu.Nello studio scientifico pubblicato su bioRxiv che ha coinvolto 39 adulti di origine europea, 25 dei quali con gli occhi azzurri e 14 con gli occhi marroni (il colore più comune tra gli esseri umani), e comprensivo di un mix di portatori di occhiali e di lenti a contatto. La tonalità non è un dettaglio meramente estetico, ma un fattore che può dire molto sulla vista e sulla salute oculare .
COLORE DEGLI OCCHI
I geni e le varianti genetiche associate al colore degli occhi.
È il tema del Forensic Dna phenotyping (FDP) o fenotipizzazione forense del Dna – su cui si è concentrata l’attività di ricerca dei docenti Salvatore Saccone e Concetta Federico del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania con la partecipazione della dottoranda Desiree Brancato e l’assegnista di ricerca Francesca Bruno.(Il Dna e il colore degli occhi, Genes, :7 settembre 2003, Alfio Russo)
Il colore degli occhi, uno dei caratteri più studiati nell’uomo, è principalmente determinato da un gene denominato: OCA2 che è coinvolto nella regolazione della quantità e del tipo di melanina presenti nell’iride – aggiunge il prof. Saccone -. Le varianti specifiche nel gene: OCA2 sono, infatti, associate a una maggiore o minore produzione di melanina determinando occhi più scuri o più chiari. Il maggior determinante del colore degli occhi è però il polimorfismo di un singolo nucleotide del Dna (SNP: Single Nucleotide Polymorphism) che si trova all’interno del gene: HERC2, contiguo ad OCA2, il cui prodotto non è direttamente correlato con il colore degli occhi».
«Il gene HERC2, infatti, mediante il Single Nucleotide Polymorphism, controlla l’espressione genica di OCA2, influenzando l’attività del suo sito promotore, cioè la parte di OCA2 responsabile del suo corretto funzionamento», sottolinea Salvatore Saccone, ordinario di Genetica.
CONCLUSIONI
Tuttavia la complessità di questa interazione genetica è ancora oggetto di studio e la comprensione dei meccanismi molecolari che consentono l’espressione o meno di un gene in base alla sua posizione all’interno del nucleo cellulare e alle sue interazioni con regioni genomiche anche molto distanti, fa parte delle attuali ricerche del gruppo di Genetica – aggiunge la prof.ssa Concetta Federico, associata di Genetica nell’ateneo catanese -. Gli ultimi risultati ottenuti inerenti l’organizzazione del locus HERC2/OCA2 nel nucleo in interfase saranno presentati al prossimo Joint Meeting AGI-SIMAG che si terrà a Cortona dal 14 al 16 settembre».
«Il genotipo del polimorfismo del gene HERC2 (in base alla presenza del nucleotide adenina o guanina), influenza l’organizzazione della cromatina del locus HERC2/OCA2 determinando variazioni dell’espressione del gene OCA2 – aggiunge la docente -. Il genotipo omozigote A/A è associato a una maggiore produzione di melanina, determinando occhi più scuri, mentre il genotipo omozigote G/G è associato ad una minore produzione di melanina, determinando quindi occhi più chiari. Gli eterozigoti A/G mostrano una tonalità di colore intermedia».
«È importante notare che il colore degli occhi è influenzato da una combinazione complessa di variabili genetiche e il suddetto polimorfismo è solo uno, anche se quello più importante, dei molteplici fattori genetici ed epigenetici che contribuiscono alla variazione del colore degli occhi», (Salvatore Saccone e Concetta Federico del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania )