Declino cognitivo, combattere la solitudine è importante per ridurre il rischio di demenza

Uno studio pubblicato su Neurology mostra un legame forte tra solitudine e rischio di demenza.«Il nostro lavoro sottolinea l'importanza della solitudine e dei problemi di connessione sociale nel rischio di sviluppare la demenza con l'avanzare dell'età» spiega Joel Salinas, della NYU Grossman School of Medicine, primo autore dello studio.

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Dall’inizio della pandemia di COVID-19, i sentimenti di solitudine sono stati riscontrati con maggior frequenza negli adulti di età pari o superiore a 60 anni. Utilizzando i dati retrospettivi del Framingham Study (FS) basato sulla popolazione, i ricercatori hanno esaminato 2.308 partecipanti privi di demenza al basale, con un’età media di 73 anni, per mezzo di misure neuropsicologiche e scansioni RMN cerebrali, oltre che con il riscontro di vari sintomi depressivi e con sondaggi attraverso i quali è stato chiesto con quale frequenza gli individui si sentissero soli. Gli esperti hanno anche valutato la presenza di un fattore di rischio genetico per la malattia di Alzheimer, l’allele APOE å4. Complessivamente, 144 dei 2.308 partecipanti hanno riferito di essersi sentiti soli tre o più giorni nella settimana precedente. In seguito, 329 dei 2.308 partecipanti hanno ricevuto una diagnosi di demenza. Tra i 144 partecipanti che si sono sentiti soli, 31 hanno sviluppato demenza. Sebbene non vi fosse alcuna associazione significativa tra solitudine e demenza nei partecipanti di età pari o superiore a 80 anni, gli individui più giovani (60-79 anni) che dicevano di sentirsi soli avevano più del doppio delle probabilità di sviluppare la demenza. La solitudine era associata a un rischio tre volte maggiore di sviluppare demenza tra i partecipanti più giovani che non erano portatori dell’allele APOE å4.

Ulteriori analisi hanno mostrato che la solitudine era correlata a una funzione esecutiva più scarsa, a un volume cerebrale totale inferiore e a una maggiore quantità di lesioni della sostanza bianca.«Riconoscere i segni di solitudine, costruire e mantenere relazioni di supporto, fornire il supporto tanto necessario alle persone che si sentono sole è importante, ma è particolarmente importante quando si invecchia, per aumentare le possibilità di ritardare o forse addirittura di prevenire il declino cognitivo» concludono gli autori.

Neurology 2022.
Doi: 10.1212/WNL.0000000000200039

https://doi.org/10.1212/WNL.0000000000200039

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