Le etichette nutrizionali servono ad acquistare prodotti più sani. Lo studio

«La legislazione di diversi paesi ha portato all'introduzione obbligatoria di etichette sui prodotti alimentari che mostrano i valori nutrizionali o avvertono i consumatori di alcune caratteristiche malsane»

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I risultati di una meta-analisi su PLOS Medicine firmata da Jing Song e colleghi della Queen Mary University di Londra suggeriscono che le etichette nutrizionali con codice colore incoraggiano le persone a fare acquisti salutari, mentre le etichette di avvertenza scoraggiano i clienti ad acquistare prodotti meno salutari. Pertanto, entrambe le strategie di etichettatura sembrano essere vantaggiose in termini di salute pubblica.

«La legislazione di diversi paesi ha portato all’introduzione obbligatoria di etichette sui prodotti alimentari che mostrano i valori nutrizionali o avvertono i consumatori di alcune caratteristiche malsane» dice Song, studente di dottorato alla Queen Mary, spiegando che lo scopo dell’etichettatura è quello di aiutare a ridurre il carico di malattie associate a diete poco salutari, con un impatto significativo sulla salute pubblica. Per chiarire il ruolo di quattro tipi diversi di etichette nutrizionali nell’influenzare le scelte dei consumatori, gli autori della metanalisi hanno selezionato 134 studi pubblicati tra gennaio 1990 e maggio 2021. E dai risultati emerge che tutti e quattro i sistemi di etichettatura offrono vantaggi significativi nell’incoraggiare i consumatori ad acquistare prodotti più sani. «Analizzando i dati abbiamo scoperto che sia le etichette con codice colore sia quelle di avvertenza sono in grado di indirizzare i consumatori verso acquisti più salutari» scrivono i ricercatori, precisando che mentre l’etichettatura che usa un codice promuove l’acquisto di prodotti più salutari, quella di avvertenza scoraggia l’acquirente dal comperare prodotti meno salutari. «Una migliore comprensione delle qualità nutrizionali di ciascun prodotto sembra spingere i consumatori a selezionare cibi e bevande con minore apporto calorico, di sodio, grassi e grassi saturi» osserva Song. E conclude: «Speriamo che questi risultati servano a perfezionare le politiche di etichettatura degli alimenti al fine di migliorare la salute pubblica e, magari, fare da guida all’industria alimentare nella riformulazione dei loro prodotti meno salutari».

PLOS Medicine published 5 October 2021
https://doi.org/10.1371/journal.pmed.1003765
https://journals.plos.org/plosmedicine/article?id=10.1371/journal.pmed.1003765

 

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