Una polipillola potrebbe prevenire più della metà degli eventi cardiovascolari gravi

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Una terapia combinata comprendente aspirina, statine e almeno due farmaci per la pressione sanguigna somministrati in dosi fisse, in una polipillola, può ridurre di oltre la metà il rischio di malattie cardiovascolari fatali, secondo uno studio pubblicato su Lancet. Il concetto di pillola combinata è stato proposto per la prima volta 20 anni fa come strategia per ridurre le malattie cardiovascolari nella popolazione e anche in coloro che avevano già avuto un precedente infarto o ictus.

I primi studi hanno dimostrato una migliore aderenza del paziente ai regimi di trattamento e un migliore controllo dei fattori di rischio con una polipillola, rispetto all’uso di singoli farmaci, cure abituali o placebo. «Nel nostro caso, gli effetti maggiori si sono osservati con trattamenti che includono agenti che abbassano la pressione sanguigna, una statina e un’aspirina insieme, che possono ridurre di circa la metà gli eventi cardiovascolari fatali e non fatali. I benefici sono coerenti a diversi livelli di pressione sanguigna, livelli di colesterolo e con o senza diabete, ma maggiori benefici si possono vedere nelle persone anziane» spiega Philip Joseph, della McMaster University, in Canada, autore principale del lavoro. Circa l’80% degli eventi cardiovascolari si verifica in individui senza una precedente storia di malattie cardiovascolari, il che significa che strategie preventive efficaci sono essenziali se si vuole prevenire la maggior parte degli infarti, ictus e decessi correlati. Lo studio ha coinvolto partecipanti da 26 paesi e da ogni continente abitato del mondo, e le terapie di combinazione a dose fissa sono state esaminate sia con aspirina che senza e confrontate con gruppi di controllo in un’analisi combinata su oltre 18.000 pazienti senza precedente malattia cardiovascolare arruolati in tre ampi studi clinici: l’International Polycap Study (TIPS)-3, lo studio Heart Outcomes Prevention Evaluation (HOPE)-3 e lo studio PolyIran. Ebbene, gli esperti hanno osservato che i farmaci a combinazione fissa, con aggiunta l’aspirina, riducono il rischio di infarto del 53%, di ictus del 51% e dei decessi per cause cardiovascolari del 49%. Secondo gli autori, un utilizzo diffuso di questa pillola può evitare che tra cinque e 10 milioni di persone subiscano un ictus, un infarto o muoiano per queste patologie ogni anno. «Dato che tutti i componenti della polipillola sono generici e basso costo, il farmaco potrebbe essere fornito a costi modesti ed essere molto conveniente» concludono i ricercatori.

Lancet 2021. Doi: 10.1016/S0140-6736(21)01827-4
https://doi.org/10.1016/S0140-6736(21)01827-4

 

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