L’impetigine è un’infezione della pelle causata solitamente da streptococchi o da stafilococchi.
L’insorgenza è favorita dal caldo e d’estate in molte località marine avvengono delle vere e proprie epidemie.
Nel 70% dei casi si presenta in forma “non bollosa”. Nel 30% dei casi in forma “bollosa”: bolle con liquido sieroso a livello della pelle, associate a eritema e a vescicole che si diffondono sul volto (in primis naso e mento) e su tutte le zone del corpo: le bolle scoppiano ed evolvono in vere e proprie abrasioni e croste gialle simili alle ustioni da sigarette.
L’impetigine è altamente contagiosa per gli altri e anche per lo stesso bambino: le lesioni si diffondono rapidamente e infettano le aree circostanti.
Le lesioni, infatti, sono altamente pruriginose e il bambino tende a grattarsi peggiorando la situazione preesistente: infatti, a causa del prurito e dello sfregamento continuo, le lesioni favoriscono il contagio nelle zone circostanti.
Spesso l’impetigine è secondaria a infezioni favorite da grattamento di lesioni cutanee da punture di insetto (impetigine secondaria): la terapia è identica.”
Cosa fare:
Se l’infezione è in uno stadio iniziale e superficiale possono bastare pomate antibiotiche o anche impacchi con antisettici come l’amuchina.
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Se le lesioni cutanee sono diffuse su tutto il corpo e in sedi distanti tra loro, su indicazione del pediatra, ricorrere alla terapia antibiotica per bocca.
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Per il prurito somministrare antistaminico per bocca su indicazione del pediatra.
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Cosa non fare:
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Non ritardare la terapia.
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Tratto da Alberto Ferrando. “Primo soccorso pediatrico”
Edizioni Lswr